Non c'è pace per piazza Leonardo. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, che dopo una decennale battaglia ha decretato la chiusura del cantiere-mostro per la realizzazione di un parcheggio interrato, continuano le polemiche dei cittadini che chiedevano un ripristino fedele dello stato dei luoghi. Da alcune settimane, infatti, il maxi cantiere è stato eliminato e il Comune ha realizzato alcuni lavori di ripristino della zona. Lavori che, però, hanno fatto storcere il naso a molti.
Anzitutto, come evidenziano i cittadini, sono state realizzate alcune scale di collegamento tra la parte alta della piazza e la parte sottostante. Scale ripide e difficoltose da percorrere - specie per gli anziani - create ex novo e che nessuno ricorda nel quartiere. A destare le maggiori perplessità e, quindi, le vibranti polemiche tra i residenti della zona, la risistemazione di una piccola area verde, che sarebbe stata pavimentata - secondo quanto denuncia la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Maria Muscarà - con materiali di risulta e non con terriccio fertile.
«Alcune settimane fa - spiega la consigliera pentastellata - insieme ad alcuni volontari della zona abbiamo messo a dimora alcune piantine. Nonostante quotidianamente ci diamo il cambio per prendercene cura, le piante stanno lentamente morendo una dopo l'altra. Questo significa che il terreno che è stato sistemato non è un terreno adatto alla coltivazione, ma materiale di risulta proveniente, con ogni probabilità, proprio dallo stesso ex cantiere. Ho inviato una richiesta per avere la tracciabilità della provenienza di questo terreno - continua ancora Maria Muscarà - se non arriverà una risposta in tempi celeri chiederò ad Arpac di fare una caratterizzazione del terriccio e capire la reale provenienza di un terreno su cui ci sono fortissimi sospetti».
Sull'inspiegabile "subentro" del Comune di Napoli alla ditta aggiudicataria dell'ormai ex cantiere - tenuta a ripristinare lo stato dei luoghi - la consigliera regionale è ancora più dura: «Ci sono tante cose strane - afferma - in tutta questa vicenda.
L'area di piazza Leonardo interessata dai "lavori della discordia" dovrebbe essere intitolata tra non molto alla memoria di Luigi Necco, uno dei più apprezzati e stimati giornalisti partenopei. Difficile, però, che per la cerimonia di intitolazione - a cui presumibilmente presenzieranno massime le autorità cittadine - si possa parlare di una vera rinascita per piazza Leonardo. Le fioriere "spaiate", l'area verde totalmente rinsecchita e sulle quali pendono importanti verifiche strutturali da effettuare, la scalinata realizzata ex novo che ha scontentato non pochi cittadini, l'assenza di varchi per disabili e la mancanza di una efficace segnaletica stradale - gli incidenti che vedono coinvolte auto, scooter e pedoni sono all'ordine del giorno - danno la cifra di lavori eseguiti forse fin troppo frettolosamente. Lavori che, poco ma sicuro, lasceranno strascichi polemici anche dopo la fine dell'esperienza arancione targata Luigi de Magistris.