Amianto, pneumatici e mobili bruciati: nel parco di Scampia la discarica di veleni

Amianto, pneumatici e mobili bruciati: nel parco di Scampia la discarica di veleni
di Luigi Roano
Venerdì 8 Marzo 2019, 07:30
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C'è anche dell'amianto nella discarica a cielo aperto confinante con la Villa Comunale di Scampìa, materiale volatile e pericolosissimo per la salute. Un'area di 8mila metri quadrati di veleni separati solo da un esile muro da un luogo frequentato da bambini, sportivi, mamme, giovani e anziani. Insomma è vero che a Scampìa il verde non manca malgrado sia abbandonato all'incuria, ma è anche vero che la Villa è l'unico e autentico polmone del quartiere fruibile per la cittadinanza. Attrezzato con panchine e arredi che umanizzano il luogo. L'operazione di scoperta e sequestro dell'area è stata effettuata dall'Unità operativa dei vigili urbani guidata dal capitano Ciro Colimoro a metà pomeriggio. Area - anche questo è un paradosso - di proprietà del Comune. I vigili hanno redatto il classico verbale e fatto denuncia contro gli ignoti sversatori abusivi che potrebbero non essere solo di Scampìa ma provenienti anche dai comuni che confinano con il quartiere.
 
Non è la prima volta che da quelle parti, in un quartiere che sta facendo grossi sforzi per togliersi da dosso l'etichetta di Gomorra, che vengono scoperte discariche di rifiuti pericolosi. Addirittura la stessa Villa è stata nel recente passato spesso oggetto di vandalismi e incendi che l'hanno funestata e non poco. Un'area centralissima del quartiere confinante da un lato, come si diceva, con la Villa e dall'altro con Viale della Resistenza dove insistono molte scuole per fortune lontane dalla discarica. L'elenco dei materiali rinvenuti in quello che si configura come un canalone è raccapricciante: oltre all'amianto, sono stati depositati pneumatici, vecchi mobili, sterpi, rovi materassi, scheletri di auto e motorini apparecchiature elettriche e informatiche e giova sottolinearlo ancora le vecchie tettoie in amianto. Materiale altamente infiammabile e già parzialmente bruciato e chissà, proprio questo particolare avrà fatto scattare qualche denuncia anonima e allertato i vigili urbani. In caso di incendio, i veleni sprigionati dagli pneumatici e dalle tettoie avrebbero sprigionato il micidiale mix di amianto e diossina molto dannoso per la salute rendendo l'aria irrespirabile. L'area sequestrata è stata affidata in custodia giudiziaria al «Servizio verde» del Comune. Nella speranza che si riesca a tamponare e a vigilare sito almeno fino a quando non si bonificherà. Operazione che toccherà presumibilmente ad Asìa andare a fare e che si annuncia molto rilevante anche in termini finanziari potrebbe sfiorare la milionata.

«Se i cittadini continuano a non denunciare a non aiutare le forze dell'ordine nel contrasto dei reati ambientali ci toglieranno quel poco di verde che è rimasto». Così il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale del Sole che Ride Marco Gaudini sul sequestro degli 8000 metri quadrati dell'area confinante con la Villa Comunale di Scampìa da parte della polizia municipale per la presenza di rifiuti tossici. I Verdi fanno un appello anche ai residenti: «All'interno della Villa sono stati rinvenuti rifiuti tossici di vario tipo, addirittura amianto. Chi sversa materiali del genere all'interno di un centro abitato è un criminale che rischia di causare danni incalcolabili alla popolazione. Purtroppo occorre una presa di posizione netta anche da parte dei residenti. Di fronte a fatti del genere ne va anche della loro salute. Denunciare è l'unico modo possibile per fare in modo che scempi del genere non si ripetano». Apostolos Paipais presidente della dell'Ottava Municipalità esprime soddisfazione e allo stesso tempo preoccupazione. «Sono stati tolti dei veleni in una discarica a cielo aperto nel cuore di un quartiere difficile ora bisogna bonificare l'area e fare in modo che non venga trasformata nuovamente in discarica».
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