Pasqua a Napoli, vince la cultura: musei quasi tutti aperti, è boom di prenotazioni

Pasqua a Napoli, vince la cultura: musei quasi tutti aperti, è boom di prenotazioni
di Luigi Roano
Sabato 16 Aprile 2022, 08:00 - Ultimo agg. 17 Aprile, 09:45
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Ce ne sono a migliaia e il sole di questi giorni ne porterà ancora tantissimi di turisti senza contare la massiccia presenza dei napoletani, perché non tutti andranno in vacanza, anzi la gran parte di loro resterà a fare il turista nella propria città. Cosa potranno fare i visitatori che vengono da tutto il mondo una volta arrivati a Napoli? La città si propone con forza come meta turistica per il buon cibo e per la sua bellezza ma negli ultimi anni la richiesta di Napoli soprattutto come città d'arte è impressionante. E di tesori ce ne sono da vedere. I musei saranno quasi tutti aperti sia domani che a Pasquetta, ma chi avesse voglia di fare altre esperienze per tuffarsi nelle viscere di Partenope potrà farsi un giro memorabile a «Napoli sotterranea» oppure nella Galleria Borbonica. E visitare un autentico gioiello impregnato di misteri come la Chiesa di Santa Luciella nel cuore del centro storico. Fondata poco prima del 1327, custodisce nell'ipogeo un cimitero. Il metodo usato per trattare i corpi destinati alla sepoltura era quello della scolatura, una pratica che si diffonde a partire dal 1656. I corpi venivano bucati per drenare i liquidi e consentire l'essiccatura del cadavere più velocemente ed in seguito erano seppelliti nella terra delle terre sante. Da quelle parti c'è anche la chiesa delle Capuzzelle, ovvero la Chiesa di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco. Nota al popolo partenopeo come la chiesa de' 'e cape 'e morte per il particolare culto della morte. All'ingresso ce ne sono due di bronzo ed è usanza dei napoletane accarezzarle e chiedere loro una grazia, una intercessione verso i piani alti del Paradiso. Restando per un attimo in tema c'è la mitica Cappella Sansevero con il suo Cristo velato, bellezza e mistero dell'epoca barocca. Un tempio iniziatico in cui emerge la figura geniale di Raimondo di Sangro, settimo principe di Sansevero. Da quelle parti ancora oggi c'è chi giura che il Principe in alcune notti si faccia sentire o vedere. Insomma, per i turisti roba da veri napoletani. Ma procediamo con ordine, dall'accoglienza vera e propria dei visitatori, vale a dire i servizi. Ed è il sindaco Gaetano Manfredi a fare il punto della situazione in maniera molto onesta. «Abbiamo una grande presenza di turisti - racconta l'ex rettore - i numeri sono molto importanti non solo per questo fine settimana, ma anche dalle proiezioni per l'estate e per l'autunno, ma dobbiamo fare il massimo per cercare di dare una risposta rispetto ai servizi che non sono ancora all'altezza di una città turistica». E infatti i turisti - come raccontato da Il Mattino ascoltando i visitatori - hanno dato voti molto alti alla bellezza della città e ai suoi tesori ma l'hanno bocciata sulla mobilità e i rifiuti. E la speranza che non siano giorni di passione sotto questo punto di vista purtroppo è direttamente proporzionale alla qualità di chi questi servizi li deve fornire. 

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Il comparto della ristorazione resterà aperto così come tanti negozi, il punto forte però saranno i tour dell'arte. E allora il Mann fa doppietta, aperto tutti e due i giorni, e si tratta di uno dei più importanti musei archeologici del mondo con collezioni dal valore inestimabile. Il Mann ospita, tra le altre migliaia di opere, una ricca collezione di sculture greche e romane che sono state trovate durante gli scavi di Pompei, Ercolano e altri siti archeologici vicino al Vesuvio. Dal Mann che sta nella città bassa a Castel Sant'Elmo nell'incanto di San Martino da dove si gode una vista di Napoli unica. Li si possono visitare il Museo del '900 e quello delle ceramiche, quindi Villa Floridiana e il Museo di Capodimonte che starà aperto solo domani per preservare il bosco che altrimenti sarebbe preso d'assalto da chi ha tanta voglia di picnic. Un tris di mostre a Capodimonte: Oltre Caravaggio. Un nuovo racconto della pittura a Napoli; Cecily Brown. The Triumph of Death e Andrea Bolognino. Cecità, accecamento e oltraggio. Per chi - giustamente - non può fare a meno di Caravaggio nemmeno a Pasquetta basta andare al Pio Monte della Misericordia in via Tribunali. Dove la magia di Caravaggio è travolgente e penetrante. Nella zona di Piedigrotta è visitabile il Parco e la Tomba di Virgilio. Poi ci sono i musei Pan, il Palazzo delle arti, e il Madre in via Settembrini per gli amanti dell'arte moderna. E aperto il Maschio Angioino fino alle 13,30.

Infine, ma certo non ultimo, immancabile la tappa al museo di San Gennaro aperto tutti e due giorni. 

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