«Apriamo piazza Municipio ai grandi eventi». La proposta arriva dell'eurodeputato del Pd Andrea Cozzolino, che tenta di squarciare il velo di polemiche che hanno accompagnato l'inaugurazione della nuova piazza. Il modello per Cozzolino deve essere quello «del Festival di Salisburgo», ovvero uno dei più importanti festival di musica classica e opera del mondo e che si tiene tutti gli anni in estate (per cinque settimane da fine luglio a tutto agosto), appunto a Salisburgo in Austria.
«Bisogna lavorare alacremente per pianificare manifestazioni che riempiano la piazza di vita.
All'indomani dell'inaugurazione di piazza Municipio non sono mancate però le polemiche. Il dito puntato verso Palazzo San Giacomo indica il motivo principale dell'acredine nella mancanza di verde. Sui social nelle ultime settimane sono spuntati meme e caricature rispetto alla piazza. Senza parlare dei paragoni fotografici, di com'era la vecchia piazza Municipio e com'è oggi. «La piazza non è ancora completata ma se si può migliorare questo aspetto va fatto dice l'europarlamentare Pd -. C'è però una sostanziale corrispondenza tra progetto e realizzazione anche su questo punto. In piazza Plebiscito, piazza Navona, in Duomo a Milano non ci sono alberi. Questa è una piazza non un bosco, non ci serve una villa Comunale al quadrato. Ci serve che più che altro che la Villa Comunale sia messa nelle condizioni di essere fruibile e di avere una piazza che possa essere utilizzata da tutti: napoletani e turisti». C'è poi un aspetto più politico della vicenda che Cozzolino sottolinea: «Ciò che colpisce non sono i giudizi legittimamente critici di singoli cittadini. Questi vanno ovviamente rispettati e tenuti nella giusta considerazione. Mi riferisco alle polemiche istituzionali, di chi in tutti questi anni ha avuto accesso a dati, progetti, rendering, che rendevano comprensibile e visibile l'idea di chi ha progettato la nuova piazza, che è esattamente quella che vediamo oggi». La piazza di fatto è divisa in due: perché c'è tutta la parte che si sviluppa sotto, un museo a cielo aperto. La parte archeologica considerata «il gioiello di tutto il progetto ed non ancora visibile». Sarà unica nel suo genere. Inoltre, come anticipato dal Mattino ieri, nella piazza firmata Alvaro Siza ci sarà una sua opera nella parte più vicina al porto: una coppia di muri a forma di L. Rappresentano una porta di accesso al panorama della città. Chi uscirà dal sottopasso verso la Stazione Marittima avrà l'impatto diretto e pieno sul Golfo.