Piazza Principe Umberto, che vergogna: «Un tappeto di rifiuti sotto gli occhi dei turisti»

I giardini di piazza Principe Umberto trasformati in discarica
I giardini di piazza Principe Umberto trasformati in discarica
di Antonio Folle
Giovedì 4 Luglio 2019, 15:47 - Ultimo agg. 16:12
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Lattine, bottiglie di vetro, plastica, pezzi di vetro, avanzi di cibo e altri rifiuti sparsi. Non è il contenuto di una discarica ma sono le tristi e desolanti condizioni dei giardinetti di piazza Principe Umberto, a due passi da piazza Garibaldi e zona ad intensissimo traffico di cittadini e turisti. Chi si aspettava un miglioramento della piazza dopo lo sgombero, qualche mese fa, dei mercatini della monnezza gestiti dai rom - che si sono trasferiti in massa a porta Nolana - è rimasto irrimediabilmente deluso. Il degrado dilaga sotto gli occhi di tutti.
 
 

I residenti della zona puntano il dito ancora una volta contro gli extracomunitari che, a tutte le ore del giorno e della notte, bivaccano sui giardinetti di piazza Principe Umberto. I residui degli accampamenti, complici le ormai croniche difficoltà da parte di Asìa, restano ben visibili per giorni e giorni. I giardinetti, ormai rinsecchiti dall'arsura estiva, sono un vero e proprio tappeto di rifiuti. Uno spettacolo indecoroso che si svolge ogni giorno sotto gli occhi attoniti delle migliaia di turisti che percorrono questa strada diretti verso il centro storico o, nella direzione opposta, verso la stazione centrale.


Qualche mese fa alcuni migranti - una operazione politica sapientemente pilotata da qualche centro sociale secondo molti residenti del quartiere - hanno organizzato una giornata di pulizie straordinarie e, armati di vistose pettorine, scope e palette hanno ripulito gli spazi, annunciando che ci sarebbero state altre giornate dedicate al decoro del quartiere. Le belle parole e i buoni propositi, però, non si sono trasformati in fatti concreti e oggi, nonostante la massiccia presenza di Polizia Municipale, Carabinieri e Polizia di Stato, anche solo tentare di riprendere gli scempi quotidiani compiuti ai danni della piazza può essere pericoloso. Molti tra i tanti migranti che bivaccano in piazza sono soliti aggredire chi, cellulare alla mano, riprende i continui gesti di inciviltà.

«Qui ci sono alberghi e bed and breakfast - dichiara Enrico Cella, presidente dell'associazione "Vivere il Quartiere" - ed è indegno che i tanti turisti che vengono a Napoli debbano assistere a questo spettacolo orribile. Con le Universiadi abbiamo ricevuto l'ultimo colpo di grazia. Gli sforzi di Asìa si stanno concentrando solo nella zona dove passano gli atleti e a Fuorigrotta, lasciando nell'abbandono questa parte di Napoli che pure necessiterebbe di attenzioni costanti. Di sera - continua Cella - questa zona è pericolosa a causa del gran numero di immigrati che si ubriacano e molestano i passanti. Chi abita qui, infatti, preferisce girare al largo da questa piazza che, lo vogliamo ricordare, è stata riqualificata con gran dispendio di risorse economiche non molti anni fa».
 


Un problema, quello segnalato dai residenti, fortemente sentito anche dai commercianti. Molte attività storiche stanno chiudendo i battenti a causa dell'invivibilità del quartiere. «Ieri altre due maxi risse tra immigrati - spiega Ciro, proprietario di una storica edicola a piazza Principe Umberto - e sono dovuti intervenire i vigili urbani e la polizia. Dalle cinque di mattina, quando apro la mia attività, mi trovo a stretto contatto con una situazione di degrado incredibile. Chi ci accusa di essere razzisti - prosegue il commerciante - venga qui e venga a vedere come si vive tra odore di urina che invade la tua attività e a stretto contatto con cataste di rifiuti». 
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