In quest'ultima domenica dell'estate 2021 sono tanti i cittadini che non hanno rinunciato al bagno nel mare di San Giovanni a Teduccio, nella zona orientale di Napoli. Il tratto di costa è da anni negato alla balneazione per il forte inquinamento. La circostanza è confermata anche dai risultati dell'ultimo prelievo effettuato dall'agenzia regionale Arpac pochi giorni fa.
Nello specchio d'acqua di Pietrarsa, incastrato tra il museo ferroviario e il depuratore dismesso, sono stati registrati valori altissimi di enterococchi intestinali e di escherichia coli.
Meno frequentata la “spiaggia del municipio”, ovvero il tratto compreso tra l'ex depuratore e il collettore Volla le cui acque sono considerate «non adibite alla balneazione e permanentemente vietate». Proprio su questa spiaggia il Comune di Napoli ha realizzato i servizi igienici e le docce che, in queste ultima domenica estiva, restano inutilizzabili: il locale del bagno è chiuso, a secco le docce e i rubinetti dei lavapiedi installati sulla parete esterna. I bagni sono posizionati in fondo alla lunga spiaggia, particolarmente scomodi da raggiungere vista la mancanza di una passerella. Bisogna prestare particolare attenzione ai rifiuti che insistono tra la sabbia: cumuli di erbacce, materiale in plastica e tante deiezioni canine.
La problematica dell'inquinamento del mare di Napoli Est è uno dei temi di campagna elettorale con diversi candidati alle elezioni comunali e municipali che si sono esposti sulla necessità di riqualificare il tratto di costa e di riconsegnare gli specchi d'acqua alla cittadinanza. Per tanti un sogno, per altri una illusione.