Pompei, bus in fuga dalla Ztl e tassa d'ingresso aggirata: incassi dimezzati

Pompei, bus in fuga dalla Ztl e tassa d'ingresso aggirata: incassi dimezzati
di Susy Malafronte
Domenica 21 Aprile 2019, 10:00
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Va in crisi il sistema della tassa d'ingresso imposta ai bus turistici: dopo il boom iniziale, che in termini di guadagni aveva portato nelle casse del Comune circa tre milioni di euro nel 2018, è stato registrato un brusco calo. Nei primi tre mesi del 2019 gli incassi sono diminuiti addirittura del 50 per cento. Il motivo? Gli autisti hanno scoperto «il paradiso fiscale della sosta»: parcheggiano gli autobus fuori dalla Ztl disegnata dal Comune, lasciando i turisti a poca distanza dagli Scavi che vengono così raggiunti con una breve passeggiata.
 
Una mazzata su Palazzo De Fusco, che si ritrova con un buco in cassa che fa saltare i piani del bilancio di previsione. Il Comune sta cercando una soluzione per arginare le perdite e combattere gli autisti «furbetti», ma non è impresa facile. La tassa di ingresso, istituita nel maggio del 2017 per i mezzi che superano i 7 metri, prevede il versamento di 80 euro per bus, cifra che deve essere pagata in anticipo attraverso un'apposita piattaforma online. Dopo averla subìta per due anni, gli operatori turistici sono riusciti a trovare il sistema per aggirare l'imposizione in maniera legale. Il regolamento comunale prevede la possibilità per i bus, arrivati all'uscita dell'autostrada Pompei-Ovest che dista meno di 300 metri dagli ingressi degli Scavi, di scegliere l'opzione della «free-zone». Molto semplicemente, è successo che sempre più bus hanno scelto questa opzione. Favorita - dettaglio non secondario - dalla nascita nei pressi dello svincolo autostradale, a pochi metri dal Parco Archeologico, nel territorio pompeiano e fuori dalla Ztl, di nuovi parcheggi. Gli autisti quindi usciti dall'autostrada si dirigono in tali parcheggi, fanno scendere i turisti e poi indicano loro il percorso da seguire per raggiungere a piedi gli ingressi della città archeologica di Porta Marina Superiore e di piazza Esedra.

Questo piano «B» comporta il pagamento di soli 10 euro per la sosta a fronte degli 80 euro del ticket comunale. C'è, poi, chi opta per il piano «C»: il parcheggio privato gratis. I turisti vengono fatti scendere all'uscita dei caselli autostradali, dunque a un passo dalle biglietterie degli Scavi, dopo di che gli autisti vanno a parcheggiare nelle aree di sosta free del centro commerciale «La Cartiera», distante qualche chilometro, e poi ritornano a riprendere i passeggeri dove li hanno lasciati.

Questo stato di cose ha dato vita a un business parallelo alla Ztl a tutto vantaggio dei privati, mentre viene danneggiato gravemente lo stato di salute delle casse comunali. E dunque il Municipio sta studiando le misure migliori per ridurre, e possibilmente annullare, le «scappatoie» lasciate ai furbetti del ticket bus. Per il momento il comandante dei vigili urbani, colonnello Gaetano Petrocelli, ha annunciato un provvedimento che prevede l'installazione di «dissuasori del traffico» all'uscita dell'autostrada, così da non consentire ai bus che entrano a Pompei di scaricare i turisti e dirigersi poi verso questi «paradisi fiscali» della sosta. I mancati incassi rischiano di avere pesanti ripercussioni sulla vita della città, già resa difficile da una complicata vertenza che riguarda i vigili urbani. Sull'amministrazione del sindaco Pietro Amitrano piovono pesanti critiche. Il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida, ha presentato un'interrogazione ai ministri Salvini, Tria e Bongiorno sull'assenza dei vigili nei giorni di festa e nei fine settimana. In una nota congiunta, il segretario federale di «Sud Protagonista», Salvatore Ronghi, i consiglieri comunali di opposizione Alfonso Conforti, Andreina Esposito, Alberto Robetti e Amato La Mura, e Marco Nonno chiedono le dimissioni del sindaco, «per incapacità» e chiedono l'intervento urgente del prefetto di Napoli.
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