Ponticelli, la biblioteca apre di pomeriggio grazie ai volontari

Ponticelli, la biblioteca apre di pomeriggio grazie ai volontari
di Alessandro Bottone
Lunedì 7 Marzo 2022, 19:56
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A Napoli sono numerosi gli spazi pubblici da restituire pienamente ai cittadini. Si lavora in tal senso a Ponticelli, quartiere a est del capoluogo campano, dove continua l'esperienza di “gestione partecipata" della biblioteca comunale 'Grazia Deledda'. Il bene di vico Santillo è stato interessato, nei mesi scorsi, da un progetto di valorizzazione e rigenerazione che ha coinvolto tre realtà associative di Napoli Est che hanno collaborato con il Comune di Napoli per rilanciare il bene.

Da martedì 8 marzo, infatti, la biblioteca a ridosso del parco ‘Sergio De Simone’ sarà nuovamente aperta al pubblico anche nei pomeriggi di alcuni giorni feriali e il sabato mattina grazie allo sforzo delle associazioni Noi@Europe e TerradiConfine e della cooperativa sociale Sepofà che hanno lavorato sinergicamente nel progetto 'SocializziAmo in Biblioteca' finanziato dal Ministero della Cultura e apprezzato come modello per la gestione di luoghi pubblici.

Saranno proprio i volontari delle tre realtà a occuparsi, negli orari non assicurati dai dipendenti comunali, dell'apertura della struttura e dell'accoglienza dei cittadini. Da tempo i vari locali sono quotidianamente utilizzati da tanti studenti, come gli universitari. Negli ultimi mesi alcuni spazi dell’edificio sono stati riqualificati e sono stati utilizzati per ospitare diversi eventi e laboratori.

«Da quando ci è stato chiesto di terminare le nostre attività non abbiamo mai smesso di lavorare per creare i presupposti per la riapertura della Biblioteca Deledda», spiegano le realtà associative che «hanno presentato nei giorni scorsi una richiesta alla Municipalità l’utilizzo degli spazi». Dunque, la biblioteca di Ponticelli resterà aperta dalle ore 9 alle 20 il martedì, il mercoledì e il venerdì. Il lunedì e il giovedì dalle 9 alle 15 e il sabato dalle 9 alle 14. «Una piccola vittoria per continuare a creare bellezza e dare alla cittadinanza una struttura attiva, più funzionale - con laboratori, corsi e presentazioni di libri - e soprattutto più vicina agli standard europei», spiegano gli attivisti.

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