Ponticelli, stop alla processione della Madonna della Neve: non succedeva dalla guerra

Ponticelli, stop alla processione della Madonna della Neve: non succedeva dalla guerra
di Alessandro Bottone
Domenica 5 Luglio 2020, 14:22
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La processione del carro della Madonna della Neve tra le strade di Ponticelli, nella zona orientale di Napoli, non potrà essere svolta. Una decisione scontata ma ufficializzata dal comitato dei festeggiamenti soltanto nelle ultime ore: è indispensabile evitare assembramenti di persone. Fedeli e residenti avvertono un senso di vuoto e tristezza per una festa storica interrotta solo nel periodo della Seconda Guerra Mondiale e che ha visto negli anni la partecipazione di migliaia e migliaia di persone, non solo fedeli.

La notizia è stata data da don Marco Liardo, parroco della basilica Santa Maria della Neve. Annullata la processione del carro tra le strade del centro storico di Ponticelli e molti degli eventi correlati - come incendio al campanile, spettacolo pirotecnico e serate in piazza - sarà comunque possibile partecipare alle celebrazioni liturgiche, ovvero al Novenario di preghiera. Don Liardo tiene a smentire le voci secondo le quali la statua della Madonna sarà portata in giro per il quartiere seguendo modalità diverse, come il trasporto su un veicolo. Una soluzione che contrasterebbe particolarmente con la tradizione e in ogni caso impossibile da realizzarsi vista la necessità di evitare assembramenti. La statua della Madonna della Neve sarà esposta al pubblico come ogni anno ma con misure importanti per evitare pericolose calche di persone. Per le celebrazioni sarà utilizzato lo spazio esterno della basilica.

Fede e tradizione. Il culto per la Madonna della Neve, di origine cinquecentesca, fu portato a Ponticelli dagli agricoltori che lavoravano nella zona di Portosalvo, a sua volta portata lì da Roma. Secondo la leggenda il 5 agosto del 352 dopo Cristo la città di Roma fu coperta dalla neve: la notte prima la Madonna era apparsa in sogno a papa Liberio e al nobile romano Giovanni Patrizio chiedendo loro di costruire un tempio esattamente dove avrebbero trovato la neve il giorno successivo. Proprio a Roma, quindi, è stato costruito il primo santuario dedicato alla Madonna della Neve.

Il carro - costruito in legno, alto quasi diciassette metri - è portato a spalle dai fedeli percorrendo oltre tre chilometri di strada così da far arrivare la Madonna, posta in cima, nelle case di tutti. Un sacrificio che coinvolge centinaia di portatori riuniti nell'associazione ‘Omnia vincit amor’ presieduta da Silvio Tammaro il quale descrive la tristezza per questo momento delicato ed evidenzia la timida speranza che aveva accompagnato i portatori fino all'ultimo momento rispetto alla possibilità di svolgere la processione col carro specie per stare vicino a coloro che non possono raggiungere la chiesa per una preghiera, come anziani e ammalati.



La processione si sarebbe dovuta svolgere domenica 9 agosto. Un momento che portatori e religiosi aspettano con ansia tutto l'anno ma che, in queste circostanze così delicate, non può non essere affrontato con particolare rispetto. Lo spiega Ciro Migliaccio, storico portatore di Ponticelli, il quale spera che i fedeli e le altre comunità parrocchiali del quartiere partecipino sentitamente e intensamente al Novenario sottolineando che la fede nella Madonna della Neve si vive anche in momenti diversi da quello della processione, come attraverso le preghiere del Novenario. Migliaccio evidenzia che i festeggiamenti della Madonna della Neve a Ponticelli sono stati fermati nel 1939 e poi ripresi nel 1946 proprio a causa dei tragici eventi bellici: oggi è un altro evento straordinario a impedire la processione.

Bisogna fare i conti con disposizioni ferree. L’imperativo è evitare folle di persone particolarmente pericolose per la circolazione del virus. Lo sa bene l’architetto Annalisa Trincone che dallo scorso anno presiede il comitato dei festeggiamenti. Evidenziando una certa rassegnazione di fronte ai limiti della situazione sanitaria, Trincone sottolinea l'importante sforzo organizzativo durante questi mesi: il lavoro ulteriore sarà quello di costruire eventi per onorare la Madonna nel pieno rispetto delle disposizioni.

C’è particolare dispiacere nel quartiere di Napoli Est. Quella della Madonna della Neve non è solo una festa religiosa ma una ricorrenza per molte famiglie che si riuniscono a distanza di tempo. Per quest’anno niente “posate”, ovvero i momenti della processione durante i quali i portatori lasciano “cadere” il carro dopo averlo energicamente sostenuto in spalla, segno di sacrificio e devozione.

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