Porto di Napoli, il nuovo piano: «Più spazio ai cantieri e via i Tir dalla città»

Porto di Napoli, il nuovo piano: «Più spazio ai cantieri e via i Tir dalla città»
di Antonino Pane
Venerdì 6 Agosto 2021, 10:00
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Delineato il futuro dei porti di Napoli, Salerno e Castellammare. L'Organismo di partenariato, (il parlamentino dei porti campani) ha detto sì all'unanimità al Documento di pianificazione strategica e di sistema redatto dall'Autorità di sistema portuale del mare Tirreno Centrale. «Siamo una delle prime Adsp - dice il presidente Andrea Annunziata - che si dota un documento strategico così importante. Si tracciano le linee di sviluppo dei tre porti e si pongono le basi concrete a cui dovranno fare riferimento i nuovi piani regolatori portuali». Il voto unanime è molto significativo. «È indice - incalza Annunziata - di ritrovata coesione di tutto il cluster marittimo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi prefissati dall'Ente. A tutti i partner sta enormemente a cuore lo sviluppo delle zone economiche speciali, il cui avvio concreto è stato favorito dalla collaborazione con la Regione Campania, cui siamo davvero grati». Il primo firmatario e responsabile del documento è il nuovo segretario dell'Adsp, Giuseppe Grimaldi che ha maturato un'ampia esperienza in complesse pianificazioni dei territori retroportuali. Con lui ha collaborato il gruppo coordinato da Alberto Bracci Laudiero. Determinato il presidente Annunziata che sin dal suo insediamento ha ritenuto fondamentale la redazione di questo documento. «Si tracciano così - ha detto - le linee guida delle attività da sviluppare nel breve e medio periodo». Aveva promesso di portare all'Organismo di Partenariato il Dpss prima della pausa estiva. E così è stato. «Non possiamo lamentarci della lentezza della burocrazia; oggi la burocrazia siamo noi e dobbiamo dare esempio di efficienza lavorando in tempi ristetti anche ad agosto». Il Dpss sarà inviato ora ai Comuni di Napoli, Salerno e Castellammare che avranno quarantacinque giorni per esprimersi; in caso contrario scatta il silenzio-assenso. A metà settembre verrà sottoposto al Comitato di gestione e quindi al presidente De Luca che avrà sessanta giorni per la definitiva approvazione previa intesa con il Ministero delle Infrastrutture. 

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Entro dicembre il Dpss potrebbe essere formalmente approvato, proprio nel momento in cui al Porto di Napoli è stata riconosciuta una prima parte dei finanziamenti sul Pnrr, per 150 milioni di euro, per il prolungamento e rafforzamento della diga foranea. Il piano conferma Napoli e Salerno nei loro ruoli strategici di porti multifunzionali; per il porto di Napoli strategico è il completamento della Darsena di Levante con il trasferimento di tutto il traffico carrabile verso oriente. Più spazio anche ad un altro settore strategico come la cantieristica. Nel porto di Napoli ci sarà possibilità di ampliamento per questo comparto nell'area degli ex depositi postali. E poi tutta la zona orientale dove eliminato il pericolo di nuovi tombamenti si guarda a destinazioni in linea le necessità del territorio. Il documento, tra l'altro, accoglie in pieno le richieste di Fincantieri per Castellammare di Stabia, il rilancio dell'attività cantieristica.

Una scelta strategica, questa, molto importante perché Fincantieri ha ribadito che investirà su Castellammare per rendere sempre più competitivo il polo stabiese. Per quanto riguarda Salerno, invece, il prolungamento della diga foranea consentirà un più agevole ingresso in porto di navi grandi a cominciare dalle crociere. E poi lo sviluppo dell'area contenitori è quello dei Ro.Ro. Con in primo piano il trasporto delle auto e i nuovi collegamenti autostradali. In ultimo l'auspicio dell'ingresso nell'Adsp del mare Tirreno centrale del porto di Torre Annunziata, il terzo per movimentazioni di merci e uno dei più importanti scali per cereali di tutto il Mezzogiorno. 

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