Porto di Napoli, il restyling del molo completato dopo 80 anni

Porto di Napoli, il restyling del molo completato dopo 80 anni
di Antonino Pane
Mercoledì 5 Gennaio 2022, 09:03 - Ultimo agg. 6 Gennaio, 09:05
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Ci sono voluti 80 anni, ma alla fine il vecchio Molo 33b del porto di Napoli è tornato a vivere. L'Autorità di sistema del Mar Tirreno Centrale ha avviato con una inaugurazione il nuovo anno e questo sembra un buon auspicio visto le risorse a disposizione e, soprattutto, la grande necessità di mettere mano ad un piano di nuove infrastrutture. Il molo 33b, lungo 330 metri, era stato praticamente distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. I colpi inferti erano stati pesantissimi tanto da rendere praticamente inservibile l'infrastruttura diventata un deposito di materiali ferrosi sommersi dalle erbacce. Un ammasso di detriti, praticamente. Poi una lunga sequela di tentativi di recupero avviata dal compianto Francesco Nerli e concretizzata durante la passata governance del porto guidata dal presidente Pietro Spirito.

Un percorso lungo e contorto, che ha attraversato anche controversie amministrative, culminato, e siamo ai giorni nostri, con la riconsegna della banchina ai Cantieri del Mediterraneo, che hanno in concessione l'area, da parte del Responsabile del procedimento, l'ingegnere Rosa Palmisano. Il porto di Napoli guadagna così un nuovo importante ormeggio destinato alla cantieristica navale. Un recupero costato poco meno di dieci milioni di euro e avviato nel maggio 2020, appena dopo la riapertura dei cantieri a seguito del primo lockdown, e completato negli ultimi mesi del 2020. Si è trattato di un intervento molto complesso che ha visto l'esecuzione di più di 1280 colonne in jet grouting del diametro di 2 metri per uno sviluppo di oltre 10 chilometri. E, inoltre, l'esecuzione di 220 pali trivellati di grande diametro a ciglio banchina per oltre 4,8 chilometri e 940 pali di piccolo diametro per una lunghezza complessiva di quasi 9 chilometri. Il cantiere, che ha registrato un impegno costante di oltre 45 unità tra tecnici ed addetti ai lavori con un'operatività su tre turni sei giorni su sette, ha comportato forniture per oltre 1200 tonnellate di acciaio. L'opera è stata eseguita dal Consorzio Stabile Grandi Lavori riferibile ai fratelli Elio ed Eugenio Rainone, impresa che continua a scalare le classifiche nazionali dopo le aggiudicazioni dell'Hub Portuale di Ravenna e nel porto di Genova, opere che hanno portato il portafoglio lavori fino a superare gli 800 milioni di euro di infrastrutture marittime.

Il progetto per il recupero della banchina 33b porta la firma dell'ingegnere Marco Di Stefano ed è stato elaborato dalle società di ingegneria Sispi e Stcv di Napoli. La direzione dei lavori ed il collaudo statico è stata invece affidata agli ingegneri Luigi Taglialatela e Luigi Cirillo del Provveditorato delle Opere Pubbliche della Campania. 

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La consegna nel molo 33b avvia un programma di interventi molto importanti che l'Adsp del mare Tirreno centrale, guidata dal presidente Andrea Annunziata, dovrà concretizzare nei prossimi mesi. Il ministero delle Infrastrutture ha assegnato all'Autorità di Sistema campana una dotazione finanziaria di 361 milioni di euro su dieci interventi, di cui 241 milioni di euro per il porto di Napoli e 120 milioni di euro per il porto di Salerno. Una dotazione che si aggiunge ai circa 25 milioni assegnati dalla regione Campania sul Por Fesr 2014/2020 ed agli oltre 100 milioni assegnati dal Pon Fesr 2014-2020. E poi i finanziamenti a valere sul bilancio proprio dell'Ente e la dotazione finanziaria proveniente dal piano operativo Fsc 14/2020, dal piano di azione e coesione (Pac) e dal Piano Operativo Complementare. L'ammontare delle risorse disponibili, insomma, supera gli ottocento milioni di euro, un importo al quale si aggiungono le risorse messe in campo dai privati che porterebbero a superare il miliardo di euro. Basti pensare che per la sola darsena di Levante, costata oltre 160 milioni di euro, il gruppo che fa capo alla Msc ha proposto un investimento di oltre 216 milioni di euro. Intanto a dicembre sono stati approvarti i progetti per il consolidamento del Molo Pisacane (11 milioni di euro) e per il primo lotto del prolungamento della diga foranea (circa 20 milioni di euro). 

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