Porto di Napoli, grande imbuto: «Impossibile salpare senza il green pass»

Porto di Napoli, grande imbuto: «Impossibile salpare senza il green pass»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 2 Settembre 2021, 09:47
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C'è chi per imbarcarsi è stato costretto a sottoporsi a un tampone last-minute in una farmacia nella zona di via Marina. Altri hanno dovuto rieseguire il download del certificato verde per mostrarlo ai controllori. Ieri, primo settembre 2021, è stato il primo giorno di obbligo di green pass per i viaggiatori in partenza sulle tratte di lunga percorrenza. In particolare, sono state due le navi partite dall'Immacolatella: una della Gnv e l'altra della Tirrenia, entrambe dirette in Sicilia tra le 20 e le 20:20. Le compagnie si sono fatte trovare pronte al debutto del nuovo regolamento anti-Covid: per la verifica del certificato verde i dipendenti della Tirrenia avevano il palmare aziendale in una mano e il tablet con la App nell'altra. La Gnv ha richiesto il certificato in biglietteria. Qualche intoppo è stato però riscontrato: qualche passeggero non aveva la carta verde in regola per partire.

IL PORTO
Ogni compagnia si organizza in modo diverso. La Gnv, come anticipato, ha richiesto il green pass ai viaggiatori già in biglietteria. La Tirrenia, diversamente, ha optato per un controllo dei certificati precedente al boarding. Sono stati circa millequattrocento in totale i passeggeri diretti ieri dall'Immacolatella in Sicilia, e a bordo hanno trovato «le disposizioni anti-Covid prescritte dalle regole spiegano dalla Gnv - cioè una capienza dell'80% dei posti disponibili sulla nave». Per il primo giorno di verifiche non sono comunque mancati intoppi, come spiegato dalle stesse compagnie. Una coppia di anziani coniugi col green pass «cartaceo stropicciato e dunque illeggibile, per poter partire, ha dovuto eseguire un tampone in farmacia», avvisano dalla Gnv. Destino analogo per un camionista tedesco, che ha completato il ciclo vaccinale, ma il cui green pass sarà attivo e validabile «tra 14 giorni», come spiegato dai dipendenti della Tirrenia. Anche per lui è scattato il test in farmacia. Un'altra ragazza, di origini laziali, ha dovuto ri-downloadare il certificato verde sul suo smartphone. Il virus incide ancora, eccome, sulle partenze. Fabio Zachia, con famiglia al seguito, ha vissuto «un'odissea per il green pass racconta mentre aspetta di imbarcarsi Ho contratto il Covid il 12 agosto, lo stesso giorno in cui avevo fissata la somministrazione della seconda dose, dunque non ho potuto completare il ciclo vaccinale. Abbiamo dunque rimandato le vacanze. Quando mi sono negativizzato, ho chiesto al medico di comunicare alla Asl la mia situazione così da poter partire. Mi ha risposto di no, e mi sono ritrovato inghiottito nella burocrazia del Covid. Di conseguenza, ritrovandomi senza green pass, stamattina ho fatto un tampone antigenico così da poter finalmente partire e far fare, finalmente, una settimana di vacanza alla mia famiglia». «Vado in vacanza a Palermo aggiunge Alberto Albarano, studente di Scienze Infermieristiche, mostrando il certificato appena scannerizzato in biglietteria Il green pass l'ho fatto ben prima che diventasse obbligatorio per imbarcarsi.

Meglio prevenire che curare. Prima la popolazione si vaccinerà, prima usciremo da queste restrizioni con cui conviviamo ormai da oltre un anno». «Sono un infermiere, dunque sono tra i primi vaccinati spiega Gianluca Di Russo Io lavoro a Bologna, e qualche collega prima era perplesso sui vaccini. Ora molto meno. I no-vax non comprendono che, con il loro comportamento, limitano non solo la propria libertà, ma anche quella altrui».

I COMMENTI
«Sono toscano, in partenza per la Sicilia sospira Vittorio Caracciolo Mi sono vaccinato regolarmente: a questo punto, per evitare che la gente resti a terra o che le persone si ritrovino a dover affrontare altri tipi di problemi, sarei favorevole all'introduzione dell'obbligo di vaccino». La corsa in farmacia per chi è sprovvisto di green pass (o ha problemi di lettura dovuti alle cattive condizioni del certificato cartaceo) avviene, paradossalmente, a pochi passi da uno dei principali hub vaccinali della Regione, quello della Stazione Marittima. Dalle stesse compagnie trapela la richiesta di rendere disponibile l'area anche per eventuali tamponi. Durante i controlli sui green pass effettuati dalle compagnie di navigazione, ieri, abbiamo incontrato i dirigenti dell'Autorità Portuale che procedevano a un monitoraggio delle operazioni di verifica. «Se l'obbligo di certificato verde dovesse essere esteso anche alle tratte brevi, e dunque agli aliscafi diretti sulle isole nella zona del molo Beverello spiega Ugo Vestri, responsabile della Security dell'Autorità Portuale di Napoli bisognerà studiare degli adeguamenti organizzativi, e pensare a un modo per effettuare i tamponi in loco per i passeggeri che dovessero avere problemi all'imbarco».
 

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