Porto di Napoli, svolta green: le navi Caremar spengono i motori

Porto di Napoli, svolta green: le navi Caremar spengono i motori
di Antonino Pane
Sabato 1 Dicembre 2018, 12:00
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Basta motori sempre accesi, basta fumi neri che ammorbano l'aria. Il porto di Napoli comincia a dire basta all'inquinamento. Entro il 2019 le navi Caremar ferme in porto saranno alimentate da energia elettrica e potranno spegnare i generatori di bordo. «Insomma sarà Napoli il primo porto verde del Sud», grazie ad un protocollo d'intesa che avvia la collaborazione tra l'Autorità di sistema portuale del mare Tirreno Centrale, Enel e Caremar. Un accordo che prevede, infatti, la realizzazione di un'infrastruttura per l'alimentazione elettrica delle navi. «Si avvia così un rapporto - spiega il presidente dell'Adsp, Pietro Spirito - che consente ai mezzi Caremar in arrivo nel porto di Napoli di utilizzare l'energia elettrica e spegnere i generatori di bordo minimizzando l'inquinamento dell'aria e anche quello acustico». 
 
Sorgerà nell'area della banchina di Calata Porta Massa nel porto di Napoli e riguarderà i collegamenti garantiti da Caremar. Grazie a questo accordo sarà ridotto l'impatto ambientale legato al traffico marittimo portuale e si darà inizio ad una azione di sostenibilità ambientale rilevante non solo per il porto di Napoli ma per tutto il Mezzogiorno. Non bisogna dimenticare, infatti, che il porto di Napoli è interessato anche da un progetto che prevede l'installazione di pannelli fotovoltaici sugli edifici demaniali in modo da diventare produttore di energia pulita. Un grande passo in avanti che si integra perfettamente con l'evoluzione tecnica delle nuove navi. È di pochi giorni fa, infatti, l'annuncio del gruppo Grimaldi che riguarda l'utilizzo di energia pulita da parte di nuove navi in costruzione in Cina. Le unità, infatti, saranno dotate di pannelli fotovoltaici e utilizzeranno l'energia stivata per le manovre nei porti.

Insomma il futuro vuole navi capaci di effettuare manovre pulite nei porti e basse emissioni alle banchine grazie anche alle nuove alimentazioni a gas naturale liquefatto su cui stanno investendo i più grandi armatori. Il protocollo firmato ieri in Adsp è immediatamente operativo, avrà la durata di tre anni. Caremar realizzerà l'infrastruttura necessaria e ne richiederà la connessione al distributore locale, Adsp riconoscerà a Caremar un ecobonus sui diritti di ancoraggio e di security mentre Caremar verserà ad Adsp un canone annuo per l'occupazione della porzione di area portuale e provvederà a ogni attività di manutenzione degli impianti e delle infrastrutture necessarie all'alimentazione delle proprie navi. Enel da parte sua predisporrà un'offerta per la fornitura di energia elettrica in grado di soddisfare le necessità di acquisto di Caremar ed entro il 2019 installerà infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici all'interno del porto di Napoli facendosi anche carico della loro manutenzione.

«L'impegno di Enel a favore dell'ambiente e del territorio è costante e l'accordo siglato - ha detto Carlo Tamburi, direttore di Enel Italia - va in questa direzione. Consentendo alle navi di spegnere i motori per tutta la durata della loro permanenza in porto, abbattiamo le emissioni in atmosfera, e miglioriamo  la qualità dell'aria in città. Inoltre riduciamo l'inquinamento acustico. Auspico che l'esempio virtuoso di Caremar possa essere seguito a breve da altri operatori e da altre Autorità di sistema portuali. Grazie al contributo di Enel, saranno anche installate infrastrutture di ricarica elettrica che consentiranno ai veicoli in transito da e verso il porto di annullare le emissioni e creare un sistema integrato di mobilità cittadina senza impatto ambientale.

Uno sforzo complessivo, dunque, per soddisfare le esigenze di Caremar messe a punto dal progetto coordinato dal comandante Vincenzo Ponti. «Abbiamo l'obbiettivo - ha detto Francesco Ceci, ad di Caremar - di incidere in modo significativo sull'impatto ambientale generato dall'attività delle nostre navi e intendiamo compiere un salto qualitativo nell'abbattimento delle fonti inquinanti dal punto di vista atmosferico e acustico. L'accordo con la AdSP ed Enel muove in questa direzione per la parte di attività che riguarda la sosta in porto delle imbarcazioni e quindi il contatto più diretto con le aree urbane attraverso l'opzione elettrica in alternativa a quella diesel. Non ci vogliamo fermare qui. Caremar ha in programma anche la riduzione dell'inquinamento durante la navigazione. Questo risultato sarà realizzato attraverso l'adozione di nuove tecnologie sia per quanto riguarda gli apparati di propulsione che per quanto riguarda l'uso di prodotti siliconici per lo scafo».
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