Circolo Posillipo, lite sull'ipotesi serie A2: «Retrocedere? Un autogol»

Circolo Posillipo, lite sull'ipotesi serie A2: «Retrocedere? Un autogol»
di Gianluca Agata
Mercoledì 29 Settembre 2021, 12:00 - Ultimo agg. 19:29
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Autoretrocessione? Il tema spacca i grandi campioni dello sport rossoverde. Il Posillipo si può salvare grazie attraverso lo sport e l'autoretrocessione in serie A2 di un circolo che nel proprio palmares vanta 11 scudetti, una Coppa Italia, 3 Champions League, 2 Coppe delle Coppe, 1 Coppa Len e 1 Supercoppa Len, non è detto che sia la panacea.

Il sasso nello stagno lo ha lanciato il neo presidente Filippo Parisio. «Bisogna dimensionare i costi e ripartire dai ragazzi.

Il nostro è un circolo che regge 13 discipline sportive. Le nostre attività sono propedeutiche allo sport. Ma per tornare forti bisogna dimensionare i costi alle nostre esigenze ed una A2 è da valutare. Così come ha fatto la Canottieri tornata più forte di prima». 

«Sono d'accordo con il Presidente. In questo momento il problema principale è la sopravvivenza del circolo e lo sport viene di conseguenza». Franco Porzio, dall'alto dei suoi otto titoli italiani due coppe campioni e una coppa delle coppe in rossoverde, oltre che di una lunga esperienza manageriale con Acquachiara non ha dubbi. «In questo momento servono le siringhe di cemento per il circolo, cioè risorse». E poi, per Porzio, il circolo deve uscire da un equivoco: «I soci devono sapere che la forza del Posillipo è lo sport e chi entra al Posillipo deve avere chiaro che la quota finanzia lo sport. Altrimenti è un circolo che non fa per loro».

Andrea Scotti Galletta ha messo la firma sull'ultima coppa dei campioni, quella del 2005 targata Posillipo. Per lui la autoretrocessione è «un autogol, una scelta sbagliata, un suicidio. Nei confronti degli sponsor, degli investitori, dei genitori che portano i ragazzi in piscina». Il problema per Scotti Galletta, oggi mentore di Expert Waterpolo Lions, è quello di intercettare i giovani. «Già alla fine del liceo bisogna pensare ad un futuro per i ragazzi. Noi abbiamo il supporto degli sponsor per colloqui di lavoro e studio. E poi tanto social. Un solo video di Tik Tok ha realizzato 1,4 milioni di visualizzazioni. Noi piccola realtà ma già conosciutissima».

Il tema dei giovani è quello di Carlo Silipo che con la calottina rossoverde ha vinto sei titoli italiani, tre coppe campioni, una coppa delle coppe, una Eurolega. «Il Posillipo - dice - in questi ultimi anni ha vinto titoli con l'Under 20, l'Under 15, ha portato molti ragazzi nel giro delle giovanili. Non sta a me dire se l'autoretrocessione sia giusta, ma certo non si è fatto molto per trattenere al circolo questa generazione vincente».

Per Stefano Postiglione lo sport salverà il circolo. «Brescia, Sport Management, Recco, non hanno 800 soci dietro cui si deve chiedere qualcosa per la pallanuoto. Hanno progetti a medio e lunga scadenza con sponsor e partner che vanno cercati da un management all'altezza. L'autoretrocessione è un falso problema. Ho fiducia in Di Martire e Rivieccio. La pallanuoto ha già dato tanto al circolo in termini di budget. La squadra ha subito continui tagli nel corso degli anni ed è sempre rimasta vincente. Quindi basta serrare i ranghi e far partire un progetto a medio e lungo termine». 

 

Difende il suo operato il past president Vincenzo Semeraro. «Mi ero congratulato con Parisio. Oggi ne prendo le distanze per quello che ha detto. La serie A1 di pallanuoto è costata 260mila euro, quest'anno costerà 240mila euro. La cifra di 400mila euro è fuori dalla realtà». E ancora: «Durante il lockdown abbiamo consentito a tutti di fare sport». Capitolo gestione: «I giovani si perdono ai baretti? Cosa può fare il circolo? Devono incidere i genitori». E ancora. «I dipendenti sono 28 e non 37 visto che non si gestisce più la piscina di San Sebastiano». E poi l'affondo sulla parte economica: «Lasciamo un credito verso soci di 150mila euro l'anno per i prossimi tre anni. Lavori fatti per 500mila euro. La Asl ci ha chiuso per tanto tempo». E infine il blitz della finanza. «Si è comportata in maniera correttissima e con discrezionalità. Se abbiamo sbagliato pagheremo. Queste critiche al Posillipo fanno male solo al circolo».

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