Napoli: nuovo raid al Parco Viviani, sradicato l'albero piantato dai volontari

Napoli: nuovo raid al Parco Viviani, sradicato l'albero piantato dai volontari
di Giuliana Covella
Martedì 20 Aprile 2021, 20:56
3 Minuti di Lettura

Nuovo raid al parco Viviani di via Santacroce: dopo i cartelli delle associazioni ambientaliste, sradicato un albero di ulivo piantato dai volontari pochi giorni fa. Non sembra esserci pace per uno dei pochi “polmoni verdi” al confine tra i quartieri Avvocata e Montecalvario. Se ai primi di aprile ignoti avevano rimosso i cartelli affissi sul belvedere dai volontari che hanno recuperato l’area, oggi un altro atto vandalico ha turbato la quiete di cittadini e associazioni, che insieme alla II Municipalità hanno ridato linfa a un giardino pubblico abbandonato fino al 2016. A denunciare l’episodio è Rosanna Laudanno, consigliera della II Municipalità, che si batte da anni per la riqualificazione e la valorizzazione del luogo. «Da un paio di giorni la struttura è oggetto di atti vandalici: prima i cartelli rubati di Parco Viviani - Comunità del parco ed ora un ulivo sradicato che era stato piantato dai ragazzi di N' Sea Yet, dopo qualche giorno dalla stipula della convenzione per la cura del frutteto». Le fa eco Francesco Chirico, presidente della II Municipalità, che definisce «ignoti scarti umani» coloro che «si sono introdotti nello spazio del Parco Viviani appena assegnato all'associazione sradicando un giovane albero di ulivo. Siate maledetti - tuona Chirico - ora i ragazzi che hanno scoperto l'accaduto, stanno andando a sporgere denuncia. Non arretriamo di un millimetro», conclude. Proprio Chirico una settimana fa aveva annunciato la convenzione con N'sea Yet per l'affidamento e la gestione del frutteto all’interno del parco: «uno spazio di circa 670 metri quadrati la cui gestione è stata oggetto di un avviso pubblico finalizzato alla realizzazione di un orto sociale. La proposta aggiudicata prevede numerosi interventi di ripristino attraverso opere naturalistiche e di recupero del materiale esistente, piantumazione di alberi coerente con la preesistente flora, la realizzazione di un orto urbano, attività di educazione ambientale e didattica». Un parco multifunzionale, dopo i lavori eseguiti nel 2017, dove ci sono inoltre un’area di sgambamento per i cani e un’area giochi per i bambini anche grazie alla presenza di sorveglianti. Inoltre il Viviani è il primo parco della città che ospita una cisterna per la raccolta di oli esausti vegetali.

Un episodio, quello di oggi, che non scoraggia tuttavia associazioni e istituzioni che hanno contribuito alla riapertura del parco. «Dietro questo parco aperto c’è sudore e lotta di anni da parte di persone che gratuitamente - rimarca la Laudanno - cercano di prendersene cura e accendere più che mai i riflettori sull’abbandono che i parchi vivono quotidianamente.

Qualsiasi atto vandalico non arresterà un processo collettivo portato avanti da tanti ragazzi: noi saremo sempre di più a rispondere a chi vuole i nostri spazi morti e deturpati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA