Via Filippo Maria Briganti, è allarme discariche: «Siamo invasi, denunciare non serve a nulla»

Via Filippo Maria Briganti, è allarme discariche: «Siamo invasi, denunciare non serve a nulla»
di Antonio Folle
Domenica 26 Luglio 2020, 16:07
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Allarme rosso a via Filippo Maria Briganti, territorio al confine tra la III e la IV Municipalità, a non molta distanza da piazza Cavour e dal cuore pulsante della Napoli antica. Da diversi mesi, come hanno raccontato i residenti della zona, gli sversamenti abusivi di rifiuti si sono moltiplicati e le enormi quantità di spazzatura accumulate hanno invaso il territorio, ricoprendo per intero i marciapiedi e arrivando a ostacolare il transito pedonale. Una storia già vista e che testimonia le enormi difficoltà delle istituzioni nel sorvegliare le aree periferiche sempre più abbandonate all'incivilità degli sversatori abusivi.

Carcasse di auto e scooter demoliti abusivamente nelle tante officine-fantasma della zona, interi pezzi di mobilio, materassi e altri ingombranti - ai quali, ovviamente, si aggiungono i rifiuti domestici prodotti dagli abitanti della zona - rappresentano una irresistibile attrazione per topi, blatte e insetti di ogni tipo. I cittadini del quartiere, nonostante il gran caldo di questi giorni, sono costretti a barricarsi in casa.
 

 

«Denunciare è completamente inutile - spiegano i cittadini - visto che ormai nessuno ci ascolta. Sono mesi che va avanti questa situazione, siamo stati completamente abbandonati. Di tanto in tanto vengono a prelevare la spazzatura accumulata, ma le discariche si formano subito perché mancano i controlli e qui ognuno si sente in diritto di fare quello che gli pare. Non possiamo prenderci il rischio - proseguono i residenti della zona - di fare le sentinelle notturne, ci sono le istituzioni preposte, facciano il loro dovere e non pensino a tutelare solo gli abitanti del centro storico e del Vomero». 
 

Da alcuni giorni a via Filippo Maria Briganti troneggia un enorme container abbandonato. «Qualcuno lo stava svuotando di notte - spiega Enrico Cella, presidente del Comitato Vivere il Quartiere - e quando i cittadini hanno cominciato a protestare dai balconi e dalle finestre sono scappati via, abbandonandolo con tutti i rifiuti che conteneva e che oggi sono in parte sparsi sui marciapiedi. Queste discariche sono rimescolate di continuo anche dai rom che vanno a caccia di ferro e di altri materiali di riciclo e non di rado vengono date alle fiamme, con tutte le conseguenze che comportano i roghi di questo tipo. Le amministrazioni comunali e municipali hanno completamente abbandonato il territorio, lasciando al loro destino migliaia di cittadini. Tra non molto anche in questa zona cominceranno i tour dei candidati alle prossime elezioni, siamo curiosi di capire con quale coraggio si presenteranno ai cittadini per chiedere fiducia dopo anni in cui si è consentito di tutto in questi territori di periferia. Con il caldo che avanza c'è un serio rischio igienico-sanitario - prosegue Cella - e non si può consentire che centinaia di persone rischino la salute a causa dell'incompetenza delle nostre istituzioni». 

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