Rifiuti: a Napoli ad aprile 2021 differenziata al 38%, porta a porta per metà della popolazione

Rifiuti: a Napoli ad aprile 2021 differenziata al 38%, porta a porta per metà della popolazione
Venerdì 16 Luglio 2021, 15:48 - Ultimo agg. 17 Luglio, 10:13
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La raccolta differenziata nella città di Napoli ad aprile 2021 è al 38 per cento mentre nel 2019 si attestava al 36 per cento. Il dato è stato reso noto in occasione della presentazione del bilancio di sostenibilità 2019 di Asia (Azienda di igiene urbana). Il documento, redatto in conformità con le indicazioni dello standard internazionale 'Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards', presenta informazioni e dati prevalentemente di carattere non finanziario, con attenzione specifica agli aspetti sociali e ambientali delle attività gestite.

Nel bilancio si certifica che il porta a porta ha raggiunto circa la metà della popolazione. Sul fronte della produzione di rifiuti si evidenzia che la produzione pro capite di rifiuti urbani (RU) è pari a 526 kg/ab/anno a fronte di una media nazionale di 500 Kg nel 2019, che la quantità di rifiuti indifferenziati pro capite prodotti (RUind) è pari a 336 kg/ab/anno, mentre la quantità pro capite proveniente dalla raccolta differenziata (RD) è pari ad 190 kg/ab/anno.

Raccolta differenziata che nel 2019 ha visto l'implementazione della raccolta porta a porta per ulteriori 37mila abitanti, portando il numero di abitanti serviti dal porta a porta a circa 525mila.

Nel bilancio si sottolinea che «la stabilità del dato deve essere valutata nel particolare contesto in cui essa è stata realizzato, ovvero, le particolari difficoltà incontrate dall'azienda nell'estensione dei progetti programmati a causa della impossibilità di trovare idonei sbocchi per lo smaltimento e recupero della frazione organica dalla seconda metà del 2019, periodo durante il quale si è verificato anche il programmato fermo totale per manutenzione straordinaria del termovalorizzatore di Acerra».

«Questo documento è il bilancio della relazione di Asia con gli stakeholder, con il socio, con i fornitori - ha detto la presidente di Asia, Maria De Marco - è uno strumento di comunicazione aziendale che legge i rifiuti, la raccolta, la differenziata, i lavoratori, i servizi, la restituzione in termini anche di ricchezza e di lavoro. È un bilancio significativo che guarda all'ambiente, all'esterno e all'interno dell'azienda». Il bilancio mette in evidenza che Asia ha generato ricchezza per oltre 117 milioni di euro di cui l'84 per cento al personale in termini di salari e stipendi, l'1 per cento alla pubblica amministrazione in termini di tasse, l'11 per cento all'azienda in termini di risultato d'esercizio e il 4 per cento ai finanziatori in termini di oneri finanziari.

Numeri con cui - è stato sottolineato - l'azienda ha raggiunto l'obiettivo di «preservare il valore economico e patrimoniale d'impresa» con un utile d'impresa di oltre 5,5 milioni di euro e un piano di investimenti di 5 milioni di euro in aumento del 39 per cento rispetto al 2018. Da parte dell'azienda attenzione anche all'ambiente con il divieto di vendita e utilizzo di sacchi neri opachi per il conferimento dei rifiuti e un occhio al processo di transizione ecologica con un'attenzione ai contenuti dell'Agenda 2023. «La decarbonizzazione è un obiettivo Asia - ha affermato De Marco - e lo vediamo già nelle piccole scelte aziendali possibili come l'acquisto di spazzatrici elettriche ma guardiamo anche a mezzi più pesanti». A oggi Asia conta 2.106 dipendenti la cui età media è di 58 anni. 

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