Napoli, tornano degrado e topi nel rione Monterosa: «Cinque anni di inutili denunce»

Napoli, tornano degrado e topi nel rione Monterosa: «Cinque anni di inutili denunce»
di Antonio Folle
Sabato 3 Luglio 2021, 17:20
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Cinque anni fa i grandi giardini della pineta di via della Maiella, nel rione Monterosa, finirono al centro dell'attenzione mediatica a causa delle enormi colonie di topi che si arrampicavano sugli alberi e invadevano i primi piani delle case. Scene apocalittiche che avevano spinto i residenti a scendere in piazza e a chiedere bonifiche e cura del verde. Proprio all'interno della foltissima vegetazione spontanea che cresce incolta, infatti, si annidano decine e decine di ratti che, specie di notte, vanno a caccia di cibo tra i cassonetti. 

Cinque anni dopo non solo la situazione non è migliorata, ma rischia di addirittura un peggioramento. Ad oggi le aiuole di via della Maiella continuano a somigliare a piccole selve incolte e il timore dei cittadini è che tra gli arbusti e le erbacce - che in alcuni punti raggiungono quasi l'altezza di una persona - stiano proliferando le ormai solite colonie di ratti. Di tanto in tanto qualche animale fa capolino dalla "giungla" del rione Monterosa, non una situazione tale da destare preoccupazioni imminenti, ma di sicuro un campanello d'allarme che non andrebbe sottovalutato.

 

«Siamo terrorizzati - denunciano Annamaria De Gennaro, residente del quartiere e Alfredo di Domenico, conosciuti da tutti come "Bukaman" - ci sono le stesse condizioni di degrado di cinque anni fa, quando i topi giganti che avevano colonizzato la pineta entravano nelle nostre case.

E' assurdo - prosegue Bukaman - che a distanza di cinque anni dall'emergenza topi siamo oggi ancora qui a segnalare le condizioni di estremo degrado e abbandono della pineta di via della Maiella».

La mancata cura della vegetazione e la mancata eliminazione delle sterpaglie infestanti comincia a rappresentare un serio problema per la città. Negli scorsi giorni anche i cittadini di San Pietro a Patierno - ma denunce simili si susseguono da quasi tutti i quartieri della città - avevano denunciato la mancanza di interventi e la crescita di vere e proprie foreste urbane. I mancati interventi di sfalcio delle erbacce sono legati alla scadenza del subappalto di Asìa, che aveva commissionato ad una azienda privata gli interventi di questo tipo su strade e marciapiedi. La mancanza di personale e di attrezzature, unita ad una "generosa" dose di disorganizzazione ha fatto il resto. Oggi nei quartieri di periferia, quelli dove con ogni probabilità si giocherà la partita decisiva per la scelta del prossimo sindaco di Napoli, anche un semplice intervento di diserbo e di derattizzazione non sembrano essere alla portata della terza metropoli italiana. 

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