Napoli, il rione Sanità conquista gli inglesi: tra i quartieri top del mondo

Napoli, il rione Sanità conquista gli inglesi: tra i quartieri top del mondo
di Gennaro Di Biase
Domenica 16 Ottobre 2022, 09:05 - Ultimo agg. 15:09
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Tra magia e colori, tra mondo antico e vita vissuta, la Sanità fa definitivamente breccia a livello globale. La zona tra Vergini e Cristallini a ridosso di piazza Cavour si piazza ventesimo nella classifica dei quartieri migliori del mondo. A stilarla è stata, come ogni anno, la prestigiosa rivista britannica Time Out, fondata nel 1968, gratis da 10 anni, e che vanta 307mila lettori a settimana. Unico quartiere italiano presente nella lista di 51 location cittadine sparse per il pianeta, il rione partenopeo, grazie alla sua autenticità e alla sua anima popolare e assieme culturale, si situa nella prima parte della graduatoria, tra la Little India di Singapore e il Silver Lake di Los Angeles. E davanti ai quartieri storico-artistici di Praga o Lisbona. 

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Sta vivendo una stagione d'oro, la Sanità. Lo dimostrano non solo i b&b per vacanzieri o i nuovi locali che si incrociano con le tracce del mondo antico, ma anche le tante attività culturali e i progetti che le istituzioni hanno messo in campo per i prossimi mesi. Il quartiere è rinato. E il turismo, da queste parti, è un po' diverso da quello che si respira ai Decumani: questo è un quartiere che, per certi versi, si configura come un'oasi nel centro della metropoli, a livello sia urbanistico sia sociale. «Siamo ventesimi in classifica, e condivido in pieno la graduatoria della rivista inglese - spiega Alessandra Martuscelli, che gestisce l'Ipogeo dei Cristallini - Vivo tutta la giornata lì, e sono una cittadina acquisita della Sanità. È un quartiere che ti travolge, ed è totalmente cambiato grazie anche alla rivoluzione portata da padre Antonio Loffredo. Alla sua attività si sono affiancati Ciro Oliva, Poppella, associazioni: tutti si aiutano. Certo, si va ancora spesso in tre sul motorino, ma la malavita non si vede più. Abbiamo acquistato una struttura turistica lì, perché crediamo nella Sanità. È pieno di turisti, ma non è il turismo dei Tribunali, qui è tutto più autentico e il quartiere ha una vita tutta sua. Ci entri e hai la sensazione di abitare in un teatro, con fruttivendoli, bancarielli e panari che salgono e scendono. La differenza rispetto ad altre location del turismo è che la gente qui ci vive. La cultura è più presente dei b&b. Alla Sanità, inoltre, c'è una grande comunità parigina. Tanti francesi vivono tra Parigi e la Sanità: non tra Parigi e Napoli, ma proprio tra Parigi e la Sanità». Le ombre della camorra dei decenni passati sembrano lontane, insomma. Ma non bisogna «ritenersi arrivati», come sottolinea Giuseppe Iaccarino, uno dei coordinatori della Paranza: «Il riconoscimento arrivato dalla rivista Time Out per noi rappresenta una bella soddisfazione, soprattutto perché la Sanità è l'unico quartiere italiano presente nella classifica - argomenta - Grazie a Don Loffredo, lavoriamo da 20 anni per arrivare a questi obiettivi.

Prima si parlava della Sanità solo per malavita o al massimo per la crisi dei rifiuti. Noi della Paranza abbiamo seminato all'epoca e ora raccogliamo i frutti. L'orto però va curato ogni giorno: non ci riteniamo arrivati. Quanto ai numeri delle presenze alle catacombe, nel 2019 eravamo arrivati a 157mila presenze, quest'anno abbiamo già superato quella cifra». 

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