San Gennaro fa il miracolo: il sangue s'è sciolto alle 10.02 nel duomo semivuoto

San Gennaro fa il miracolo: il sangue s'è sciolto alle 10.02 nel duomo semivuoto
di Oscar De Simone
Sabato 19 Settembre 2020, 10:11 - Ultimo agg. 18:37
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San Gennaro ha fatto il miracolo! Si è ripetuto anche quest'anno a Napoli il prodigio del miracolo del santo patrono. L'annuncio della liquefazione del sangue è stato dato alle 10.02 in un duomo insolitamente vuoto per la festa del santo, per le misure anti Covid-19. Ad accoglierlo l'applauso dei fedeli presenti.

Il sangue era già sciolto nel momento in cui l'ampolla è stata presa dalla teca. «Con gioia e commozione - ha detto il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo metropolita di Napoli - il sangue del nostro santo patrono è sciolto».



Il ripetersi del miracolo è letto come un buon auspicio per Napoli e la Campania. Quest'ultimo avviene tre volte l'anno: a settembre, nel giorno di San Gennaro, nel sabato che precede la prima domenica di maggio, a dicembre. 

Nella sua ultima omelia da arcivescovo di Napoli, il cardinale Sepe ha fatto appello ai giovani, «speranza e vaccino salvifico, capace di contrastare i mali, vecchi e nuovi, e di costruire la società delle certezze e del bene comune». «Contro ogni forma di deviazione - ha affermato Sepe - i giovani sono chiamati a essere il primo argine, come protagonisti del cambiamento. Sono loro la vera risorsa di Napoli e del Sud, delle nostre comunità e dei nostri territori che hanno bisogno, come il pane, della freschezza delle loro idee, del loro entusiasmo, della loro genialità, del loro ottimismo, del loro sorriso». «I giovani sono portatori del contagio della speranza - ha concluso - ma finiscono nella delusione e nell'avvilimento perché dal mondo degli adulti non riescono ad avere concrete risposte alle loro legittime domande di lavoro e impegno professionale».
 

 

«L'attacco che la delinquenza continua a provare alla città è più vile che mai», ha poi concluso Sepe. «Anche in questo tempo di crisi - ha affermato - il suo obiettivo è quello di trarre profitto, ad ogni costo, perpetuando un ricatto ancora più odioso». L'arcivescovo ha parlato di «pericolo di ingerenza e inquinamento della malavita comune e organizzata, che tenta di accaparrarsi risorse destinate alla ripresa economica». «Ma tenta anche - ha chiosato - di assoldare proseliti attraverso incarichi delinquenziali o prestito di denaro».
 
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Nel giorno di silenzio elettorale i due candidati alla presidenza della Regione Campania Vincenzo De Luca e Stefano Caldoro si sono incrociati al duomo: in qualità di presidente della Regione, De Luca ha partecipato alla cerimonia sedendo nei posti riservati alle autorità; Caldoro, invece, s'è recato al duomo da privato cittadino «per rendere omaggio a San Gennaro come ogni anno, coma fa il cuore antico di Napoli».

Per le misure anti-Covid hanno potuto seguire la cerimonia all'interno del duomo solo 200 persone, tra le quali molte autorità a partire dal sindaco di Napoli Luigi de Magistris, che è anche presidente della Deputazione di San Gennaro, il questore Alessandro Giuliano, il prefetto Marco Valentini, il presidente del Tribunale di Napoli Elisabetta Garzo, il sostituto procuratore generale di Napoli Catello Maresca. Presente anche l'ex sindaco, già governatore e ministro Antonio Bassolino con la moglie Anna Maria Carloni

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