San Giovanni, topi e piccioni morti sulla spiaggia: in azione i volontari del Rotaract

San Giovanni, topi e piccioni morti sulla spiaggia: in azione i volontari del Rotaract
di Alessandro Bottone
Sabato 9 Ottobre 2021, 22:12
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Volontari in campo per ripulire la spiaggia di San Giovanni a Teduccio che, nonostante la sporcizia e l’abbandono, continua a essere frequentata nelle belle giornate da molte persone. Questa mattina una trentina di volontari del Rotaract non si sono fatti scoraggiare nemmeno dai piccioni e topi morti tra la scura sabbia e hanno provato a recuperare una parte dell'arenile nella zona orientale di Napoli, una vera e propria attrattiva da anni negata a residenti e turisti.

All'iniziativa sulla cosiddetta “spiaggia del municipio” hanno preso parte tutti i club dell’area Partenopea e dell'area Neapolis del Rotaract che insieme si occupano del territorio napoletano. «Abbiamo scelto di intervenire su questa spiaggia perché da subito ne abbiamo riconosciuto le indubbie qualità ambientali nonostante il degrado» sottolinea Carolina Bergamasco, presidente del Rotaract Club Napoli Est, la quale spiega l'importanza di una azione del genere specie per contrastare l'abbandono della plastica. Un argomento affrontato nel seminario ad hoc svoltosi sulla spiaggia stessa prima dell’intervento di pulizia.



«Oggi abbiamo voluto organizzare un seminario informativo sul riciclo della plastica a cura di due soci dei due club, il consulente ambientale Daniele Braccini e la chimica Maria Claudia Gatto» dettaglia la presidente del Rotaract Club Napoli Est che insiste: «Bisogna lanciare segnali forti, concreti e alla portata di tutti. È un dovere civico e morale».

Carolina si è unita a colleghi e amici per raccogliere i rifiuti di ogni genere dalla spiaggia di Napoli Est: una azione simbolica con la quale hanno provato a sensibilizzare l'opinione pubblica sui temi del riciclo e della valorizzazione del territorio. E, soprattutto, un messaggio alle istituzioni locali che hanno tanto da lavorare per restituire questo angolo di Napoli ai cittadini.

Non solo plastiche. I diversi sacchi sono stati riempiti con materiali di ogni genere, molti portati dal mare e molti altri abbandonati sull'arenile incastrato tra l'ex depuratore ormai dismesso e l'alveo da riqualificare. Trovati anche cerchioni di veicoli, cotton fioc, mozziconi di sigarette e molte carcasse di animali morti. Una scena già vista in molte altre occasioni di attivismo e cura del bene pubblico che necessita di attenzione costante e di un impegno particolarmente forte per il recupero dell’intero arenile e, soprattutto, del mare, ora negato.

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