San Pietro a Patierno nel degrado, denuncia alla Procura: «Zero manutenzione»

La rivolta di San Pietro a Patierno

San Pietro a Patierno nel degrado, denuncia alla Procura: «Zero manutenzione»
di Antonio Folle
Domenica 8 Agosto 2021, 20:08 - Ultimo agg. 9 Agosto, 09:16
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Tra i cittadini di via della Bussola, popolosa strada del quartiere San Pietro a Patierno, e il Comune di Napoli si è ormai arrivati ai ferri corti. Anzi, cortissimi. Poche ore fa il consigliere della VII Municipalità Giuseppe Grazioso ha protocollato una richiesta di aiuto alla Procura della Repubblica per rendere noto lo stato di abbandono dei grandi caseggiati popolari di via della Bussola. E stavolta, paradossalmente, il problema degli allagamenti degli scantinati - un problema atavico che va avanti ormai da anni - non è all'ordine del giorno. A destare le ire dei cittadini stavolta sono le continue perdite idriche che hanno causato l'allagamento di un pedana usata per l'accesso dei disabili all'interno di uno dei palazzi di via Bussola.

Un problema da poco e di apparente facile risoluzione ma che non sembra essere nelle priorità del Comune di Napoli e di Napoliservizi.

Negli scorsi giorni sono stati effettuati più sopralluoghi per cercare di evidenziare la perdita e di riparare il guasto che, però, è rimasto irrisolto. 

 

«Siamo stanchi di questa situazione - ha dichiarato il consigliere della VII Municipalità - anche perchè i sopralluoghi che sono stati effettuati negli scorsi giorni sembrano più una presa in giro che altro. Questo problema va avanti da un mese e io ho personalmente inviato diverse richieste di intervento agli assessorati del Comune. Al massimo - prosegue Grazioso - assistiamo al solito rimpallo di responsabilità da parte delle istituzioni. Ho inviato una segnalazione alla Procura della Repubblica e spero che a questo punto qualcosa cominci a muoversi anche contro quei dirigenti del Comune che pensano di poter tenere questa parte di cittadinanza nel più completo degrado. Il problema è di sicurezza oltre che di decoro - continua ancora - noi ad oggi non possiamo sapere se il continuo stillicidio di acqua ha danneggiato le fondamenta degli edifici e non è pensabile far vivere decine di famiglie nell'incertezza di avere un tetto sicuro sulla testa». 

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