Sansevero in Blu, via ai progetti
di inclusione per ragazzi autistici

La presentazione del progetto Sansevero in Blu
La presentazione del progetto Sansevero in Blu
di Antonio Folle
Martedì 18 Febbraio 2020, 18:54 - Ultimo agg. 19:22
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Percorsi di inclusione visiva e acustica destinati a ragazzi affetti da disturbo autistico, stickers colorati ed emoticon che rappresenteranno l'apprezzamento per una determinata opera. E' questo il cuore del progetto "Sansevero in Blu", un progetto nato dalla collaborazione tra la cooperativa sociale Il Tulipano, il dipartimento di Scienze Mediche Traslazionali, il dipartimento di Architettura della Federico II e il dipartimento Scienze Motorie dell'università Parthenope. Scopo del progetto è di offrire anche i giovani affetti da DSA la possibilità di godere delle bellezze di uno dei musei più affascinanti e visitati della città. Una iniziativa, quella presentata stamattina, che segue altri importanti progetti di inclusione sociale lanciati dal museo Cappella Sansevero. 
 
 

Il progetto propone due tipologie di visita, su prenotazione. Entrambe si svolgono in contemporanea con altri visitatori e vengono proposte come percorsi con accompagnatore o in autonomia. La scelta del percorso più appropriato è affidato alla compilazione di un questionario realizzato con l'equipe del dipartimento di Neuropsichiatria Infantile dell'università Federico II. 
 

«Siamo felici di poter avviare il progetto Sansevero in Blu, finalizzato alla fruizione del museo da parte dei ragazzi con autismi - dichiara Giovanni Minucci, coordinatore de Il Tulipano - il nostro obiettivo è favorire l'incontro con l'arte come strumento di comunicazione con se stessi e gli altri, di condivisione delle emozioni per sentirsi attori e protagonisti attraverso l'esperienza musicale che, avvalendosi di metodologia e strumenti personalizzati, offre a tutti la possibilità di vivere il museo nel rispetto dei propri tempi e modalità di apprendimento».

Un museo "autism friendly", con il progetto Sansevero in Blu che segue, e cercherà di eguagliare, il successo del progetto Sansevero in LIS, un progetto dedicato a persone affette da sordità.

«Dopo Sansevero in LIS - ha commentato Maria Alessandra Masucci, consigliere d'amministrazione del museo Cappella Sansevero - dedicato alle persone sorde, prosegue con convinzione il nostro impegno nel realizzare iniziative di inclusine sociale e accessibilità. L'entusiasmo e la competenza della cooperativa Il Tulipano ci hanno spinti ad ampliare la programmazione del museo con questo progetto innovativo che mira ad adottare e condividere un modello di accoglienza e conoscenza dell'arte dedicato alle persone con disturbo dello spettro autistico, attraverso la proposta di nuovi percorsi inclusivi per scuole, associazioni e famiglie. Ogni nuovo progetto - ha poi concluso - è una scoperta straordinaria e una esperienza che, prima di tutto, arricchisce noi del museo Cappella Sansevero».

Il museo Cappella Sansevero lo scorso anno ha fatto registrare numeri da capogiro. Oltre 750.000 visite per uno dei musei più visitati della città, un trend in inarrestabile ascesa che fa bene sperare - con un record di accessi a gennaio e febbraio - per il 2020. «Non badiamo solo ai numeri - ha affermato il direttore del Museo Fabrizio Masucci, ma ci riempie di orgoglio poter allargare la platea dei fruitori del nostro museo. Oggi facciamo un bel passo avanti nel nostro percorso di inclusione di diverse categorie di utenti».
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