Santa Patrizia, miracolo a sorpresa: sangue sciolto nel giorno della befana

Santa Patrizia, miracolo a sorpresa: sangue sciolto nel giorno della befana
Venerdì 7 Gennaio 2022, 09:05 - Ultimo agg. 09:09
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Una Befana miracolosa, è il caso di dire, quella che ieri ha visto protagoniste di un prodigio le mura di uno dei luoghi sacri più suggestivi del centro storico. All'interno di un percorso ancora inaccessibile al pubblico al chiostro di San Gregorio Armeno, perché in attesa di essere completamente messo in sicurezza, si è compiuto il miracolo dello scioglimento del sangue di Santa Patrizia. L'occasione è stata la visita, a margine dell'iniziativa della Befana solidale promossa da Confesercenti Campania, in un'area dove sono custodite preziose reliquie tra cui una piccola teca con il plasma di una delle sante compatrone di Napoli. Per Santa Patrizia - che si racconta fosse la nipote di Costantino il Grande e di Sant'Elena, cosa che consentì a Napoli di diventare luogo di passaggio di molte reliquie della passione di Cristo - il miracolo avviene il 25 agosto e ogni venerdì intorno alle 15.

Per ricambiare la visita del presidente di Confsercenti Campania Vincenzo Schiavo, accompagnato dall'attore Alessandro Siani e dal consigliere comunale Catello Maresca con sua figlia, suor Giovanna De Gregorio, reverendissima madre del chiostro di San Gregorio Armeno, ha aperto ieri mattina le porte di uno scrigno sacro dal valore inestimabile (che sarà presto reso fruibile ai visitatori che arrivano qui da tutto il mondo per il culto di Santa Patrizia), un tempo destinato alle suore di clausura.

Alla fine di un lungo corridoio la religiosa ha assistito insieme agli ospiti al miracolo della liquefazione del sangue conservato in una ampolla, meno nota di quella più famosa che ogni 25 agosto accorrono a venerare i fedeli. Di fronte all'inaspettato fenomeno suor Giovanna ha esclamato «guardate, si è sciolto!», rivolgendosi al gruppo di persone che erano con lei, a cui dopo una preghiera ha permesso di toccare con un lieve gesto della mano la teca sacra. Un momento misto di emozione e fede, a cui è seguito l'applauso spontaneo di Schiavo, Siani, Maresca e degli altri presenti.

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Il miracolo si è compiuto a margine della Befana solidale organizzata da Confesercenti Campania presso il chiostro di San Gregorio Armeno. Il presidente Schiavo ha consegnato 250 doni a sei tra istituti e fondazioni di Napoli e provincia che si occupano dei bambini meno fortunati, offerti dal Gruppo Marican, rappresentato da Angela Canciello. Testimonial d'eccezione l'attore e regista Alessandro Siani e il magistrato anticamorra Catello Maresca, consigliere comunale di Napoli. «Doniamo l'anima alle nostre imprese, ma il cuore è dei nostri bambini - ha detto Schiavo - perché nonostante le difficoltà economiche i nostri iscritti non dimenticano mai i meno fortunati. Ringrazio per la partecipazione Siani e Maresca, eccellenze della nostra città e rappresentanti della parte sana della nostra terra». Siani ha parlato di «una bellissima iniziativa alla quale va il mio plauso, specie perché organizzata in un momento così difficile. Idee come questa danno la possibilità di confermare che in una città come Napoli, che ha le sue ombre, c'è sempre una luce che può fare da riferimento. Donare un sorriso dona anche a noi un sorriso in un momento particolare, di grande confusione e chiara difficoltà». «Ancora una volta - ha aggiunto Maresca - Napoli dimostra di avere un cuore grande anche nei momenti più difficili. I bambini devono essere l'obiettivo principale dei nostri sforzi: la fragilità e le difficoltà che viviamo quotidianamente danneggiano in maniera più pesante proprio loro. Ringrazio Siani che ha dato un segnale importante: le eccellenze napoletane come lui devono avere questo cuore, questa attenzione, come del resto lui già fa in tutti i suoi progetti. Un plauso anche a Schiavo che crea sempre circuiti e percorsi che dimostrano una vicinanza non solo simbolica, ma concreta». In particolare i regali sono stati consegnati da Schiavo e dai due testimonial a suor Giovanna, a don Fabio Bellino, direttore dell'Istituto Don Bosco, al decano delle chiese di Scampìa don Francesco Minervino, al priore Filippo Rizzo del Centro educativo di Pompei Bartolo Longo e ad Enrico Tutore della Fondazione Monsignor Fabozzi. 

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