Scampia, piscina Galante chiusa:
progetto da 4 milioni di euro col Pnrr

Scampia, piscina Galante chiusa: progetto da 4 milioni di euro col Pnrr
di Alessandro Bottone
Giovedì 12 Maggio 2022, 15:37
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Restituire alla città la piscina Massimo Galante di Scampia è la nuova sfida del Comune di Napoli che, su proposta dell'assessore allo sport Emanuela Ferrante, ha approvato il progetto di fattibilità tecnica ed economica per la riqualificazione e la ristrutturazione dell'impianto di via Antonio Labriola avendo a disposizione quattro milioni di euro del Pnrr.

La struttura comunale - che insiste in un «territorio di disagio e svantaggio socio-economico e ambientale» quale quello della VIII Municipalità, nella periferia a nord del capoluogo campano - è chiusa dall'autunno del 2019. Senza alcun tipo di manutenzione, nel frattempo la piscina è stata "visitata" da vandali e delinquenti in più occasioni. Nel corso dei recenti sopralluoghi, difatti, i tecnici comunali hanno appurato lo stato di abbandono totale dell'impianto sportivo dovuto soprattutto ai numerosi furti e atti vandalici.

Il complesso natatorio, realizzato nel periodo post-terremoto del 1980, potrà beneficiare delle risorse europee della misura "Rigenerazione urbana e housing sociale" con l'obiettivo di riconsegnarlo ai cittadini così da permettere lo svolgimento di allenamenti e di competizioni a livello regionale.

Attualmente i 1250 metri quadrati, disposti su due piani, sono nel degrado più totale. La vasca per adulti - di 25 per 16,60 metri e 1,80 di profondità - necessita di manutenzione straordinaria così come quella destinata ai bambini di 4,50 per 16,60 metri. Da rifare anche i due spalti per il pubblico.

 

I delinquenti hanno distrutto pareti, infissi, suppellettili recuperando ogni tipo di materiale da rivendere sul mercato nero. La palestra al primo piano, un tempo utilizzata per attività ginniche e di riscaldamento, sarà rimessa a nuovo così come spogliatoi, uffici, locali tecnici e tutti gli altri spazi che costituiscono l'impianto di Scampia. Si insisterà anche sulle aree esterne dove si rivedono il verde e i viali. Lavori anche per i laboratori destinati alle attività sociali.

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«Allo stato la struttura, non utilizzata da circa due anni, versa in uno stato di abbandono con evidenti segni di ripetute vandalizzazioni», si legge nel progetto curato dai tecnici del Servizio 'Tecnico impianti sportivi' del Comune di Napoli che dettagliano: «Quando in attività, l’impianto era utilizzato non solo dalla cittadinanza locale, ma anche da diverse società natatorie che operano su tutto il territorio della città, ottenendo tra l’altro, attraverso i loro iscritti, risultati importanti sia a carattere regionale che nazionale». Di qui l'indispensabilità di recuperare il complesso sportivo di Napoli Nord «essendo un aggregatore sociale di notevole importanza».

Dunque, si prevede la riqualificazione di tutta la struttura sia dal punto di vista edile che impiantistico: si opererà seguendo la logica dell'efficientamento energetico. La struttura sarà portata a nudo per consentire le verifiche strutturali e per riorganizzare gli spazi destinati alle varie attività: in effetti, molte delle murature divisorie sono già state abbattute dai vandali. Nell'area delle vasche si rifanno serramenti e vetrature con nuovi infissi. Il terrazzo di copertura - interessato da infiltrazioni di acqua piovana - sarà rimesso in sesto con una nuova impermeabilizzazione e con la sostituzione dei lucernari. Le travi della copertura necessitano di opere di ripresa del calcestruzzo ammalorato. Si dovrà insistere anche sui pilastri portanti della struttura per i quali occorre eseguire preventiva analisi strutturale. I ripetuti atti vandalici hanno riguardato i due ascensori così come cancelli e recinzioni esterne. Fili e cavi sono stati strappati e trafugati. Dunque, servono nuovi impianti tra cui quello di illuminazione che avrà punti luce a LED così da garantire maggior risparmio. Negli spogliatoi sarà installato un impianto di diffusione sonora da utilizzare in caso di emergenza.

Si interverrà con la piastrellatura delle due vasche, la pavimentazione delle banchine, la ristrutturazione delle tribune e la realizzazione di una balaustra per separare l’area del pubblico da quella sportiva. Si posa una nuova “centrale termica”, comprendendo in essa anche l'impianto di trattamento dell'acqua di vasca, ovvero della cosiddetta “zona filtri”. Più nel dettaglio, un nuovo efficiente impianto servirà le due vasche corredato di elettropompa, prefiltro sgrossatore cilindrico, impianto di disinfezione per il controllo automatico dei valori chimici con pompa dosatrice elettromagnetica. Sul tetto della piscina di Scampia sarà installato un impianto solare a supporto di quello di riscaldamento dell’acqua di vasca. Per evitare ulteriori danneggiamenti - che hanno reso inutilizzabile e inagibile l'intero complesso di via Labriola - si prevede di installare un impianto di videosorveglianza. Inoltre, per questioni di sicurezza sarà realizzato un nuovo gruppo elettrogeno.

La chiusura della piscina di Scampia nel lontano 2019 - che ha visto non poche polemiche tra i passati amministratori locali e la società che ne curava la gestione - era stata seguita da alcune promesse sull'immediata riapertura. I mesi trascorsi senza interventi, come sottolineato nel progetto stesso, hanno peggiorato le condizioni dell'edificio comunale che potrà tornare agibile soltanto con i complessi interventi previsti. Dunque, bisogna aspettare le prossime fasi della progettazione per arrivare all’apertura del cantiere e all’effettiva restituzione al quartiere e ai suoi residenti.

Altro lavoro risulta indispensabile per riaprire un’altra piscina comunale chiusa da tempo. Parliamo dell’impianto di via Ulisse Prota Giurleo a Ponticelli, quartiere nella periferia est della città, inagibile da due anni. Nelle corsie della vasca di venticinque metri sono cresciuti campioni come Alessandro Velotto, e non solo. Tanti altri atleti sono passati nella vasca della piscina PalaDennerlein in via delle Repubbliche Marinare a Barra: anche questo impianto resta chiuso nonostante gli interventi di restyling delle Universiadi.

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