Edenlandia, scontro tra i soci: Schiano nega il suo ingresso nel Cda

Edenlandia, scontro tra i soci: Schiano nega il suo ingresso nel Cda
di Davide Cerbone
Domenica 12 Giugno 2022, 16:26 - Ultimo agg. 20:24
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Il rifiuto è categorico, e non lascia possibilità di appello. E ancor più perentorie sono le motivazioni che lo accompagnano, esposte nella missiva indirizzata il 26 maggio scorso a mezzo pec. «Comunico che non è assolutamente intenzione dello scrivente accettare la nomina a membro del Consiglio di Amministrazione della New Edenlandia Spa, segnalando come la costituzione del Cda e la nomina dello scrivente quale membro (approvate col voto del solo socio di maggioranza, Tanit Spa) si riveli, in realtà, palesemente strumentale ad una tardiva, inaccettabile ed illegittima ». La firma in calce è di Mario Schiano, socio di minoranza di New Edenlandia e titolare della Schiano Mario Srl, azienda campana di biciclette che l’anno prossimo compirà cento anni: alla fine di maggio, l’ex amministratore di New Edenlandia e oggi presidente del neonato Cda, Gianluca Vorzillo, lo aveva chiamato «in quanto indiscutibile memoria storica della società» al proprio fianco nell’organo amministrativo del parco dei divertimenti napoletano. Una trasformazione della forma di governance – da un amministratore unico ad un Consiglio - che con la sua natura collegiale intraprende la direzione di una maggiore condivisione delle decisioni e delle responsabilità.

Nel declinare l’invito, Schiano, che assicura di non essere mai stato interpellato in merito ad un diretto coinvolgimento, precisa che «l’approvazione di una situazione patrimoniale ed economica implica anche l’approvazione del risultato di esercizio per l’annualità 2021, che dovrebbe essere recepito nel bilancio di esercizio al 31.12.2021», aggiunge che «non risultano rispettati gli adempimenti prodromici all’approvazione del bilancio di esercizio al 31.12.2021 e posti a garanzia del pieno e consapevole diritto di voto dei soci» e sottolinea «l’illegittimità della proposta dell’amministratore unico, sig. Vorzillo, di procedere alla nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale in costanza del procedimento ex art. 2409 c.c., al cui esito l’assemblea dei soci della New Edenlandia non può che rimettersi per la designazione dell’organo amministrativo e dell’organo di controllo».

Circostanze che, conclude l’imprenditore nella sua comunicazione via pec, «saranno prontamente segnalate al Tribunale di Napoli».

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Non un semplice «No, grazie», dunque, ma un rifiuto piccato, motivato con risentita puntualità, a conferma della sfiducia nei confronti di una gestione sulla quale sono state eccepite irregolarità che sono oggetto dell’accertamento dell’ispettore giudiziario Antonio Celeste, nominato dal Tribunale di Napoli.

Per questo, riferiscono i soci di minoranza, che avevano chiesto «l’immediata revoca» della convocazione assembleare, in quanto «inficiata da diversi profili di illegittimità», sorprende la sorpresa con la quale qualche giorno fa, a margine dell’assemblea ordinaria degli azionisti di New Edenlandia Spa e del primo Cda, Vorzillo aveva commentato la rinuncia del socio: «Apprendo con profondo stupore e rammarico che il socio Mario Schiano, invitato a prendere parte al nuovo consiglio di amministrazione, ha declinato il suo coinvolgimento senza darne spiegazione ma solo facendo sapere che non ne aveva intenzione», aveva affermato il nuovo presidente del Cda. «Le motivazioni del mio rifiuto – precisa Schiano - sono ampiamente e chiaramente riportate nella comunicazione inviata all’azienda».

Intanto, mentre si attende che il Tribunale si pronunci sulla scorta della relazione presentata dall’ispettore giudiziario, i lavoratori di Edenlandia fanno sapere che mentre pubblicizza una donazione da 5mila euro alla Fondazione Santobono Pausilipon, la società continuerebbe a non onorare alcune spettanze risalenti al 2020. Insomma, il braccio di ferro continua.

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