Scudetto Napoli, spopola la 500 azzurra del nonno supertifoso

In barba a ogni scaramanzia sono già in corso i preparativi per la grande festa: «Stiamo preparando un grande palco con i migliori cantanti napoletani»

Nonno Antonio con la 500 azzurra
Nonno Antonio con la 500 azzurra
di Emiliano Caliendo
Mercoledì 22 Febbraio 2023, 19:20 - Ultimo agg. 23:57
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«Con un palo e un rigore sbagliato, ieri i gol dovevano essere quattro, non due. Avevo comunque previsto il 2-0, anticipando a tutti i miei amici, prima della partita, il risultato». Antonio Navarra - 84 anni, pensionato, ex custode di una scuola elementare – commenta così il match di Champions League disputato dal Napoli ieri contro l’Eintracht Francoforte. Pur avendo indovinato il risultato, il signor Antonio non è certo un veggente, ma sicuramente è un anticipatore di tempi. Sì, perché da supertifoso dei colori azzurri, questo simpatico vecchietto, ha previsto che il Napoli avesse grandi chances per la vittoria finale in Serie A sin dall’inizio della stagione; convincendosi del tutto, poi, nel mese di novembre, quando ha chiesto ad un suo amico carrozziere di modificare la sua vecchia 500 bianca d’epoca. Rendendone la carrozzeria completamente azzurra, nonché equipaggiata di bandieroni, con lo stemma sociale stampato ai lati delle portiere. Una navicella a quattroruote, simbolo dell’entusiasmo che si respira in città e che da mesi sfreccia tra le strade del centro storico, soprattutto all’indomani delle vittorie della squadra sapientemente allenata da Luciano Spalletti. Con l’appariscente vettura che ogni volta viene immortalata dagli smartphone di passanti e curiosi. 

 

«Non siamo ancora sicuri di una vittoria in Champions, ma per lo Scudetto mi sbilancio. Ho iniziato a festeggiare da novembre, quando ho fatto realizzare la macchina. Tutti mi hanno detto che avrebbe portato il malaugurio, ma ero sicuro al 100% che il Napoli avrebbe vinto lo scudetto. Il Napoli è una grande squadra che si sta facendo valere anche a livello europeo, come ha già ribadito pure Ottavio Bianchi», è la profezia di Antonio che di campionati, molti dei quali sfuggiti alle ultime giornate, ne ha seguiti certamente tanti. La mente, dunque, viaggia al passato e verso chi gli ha trasmesso la passione per il pallone. «Io ho già visto due scudetti. Mio padre, che era patito del Napoli, lo seguiva sin dai tempi di Bugatti, Viney e Comaschi ma non è riuscito ad avere il piacere di vedere uno scudetto.

Io ne vedrò tre», sospira senza nascondere un po’ di emozione. E in barba ad ogni scaramanzia, sono già in corso i preparativi per la grande festa: «A Piazza Carità stiamo preparando un grande palco con i migliori cantanti napoletani per festeggiare per 7 giorni consecutivi giorni lo Scudetto». Il giusto tributo alla squadra del cuore, per un appassionato i cui ritmi di vita sono scanditi dall’esito dei 90 minuti di gioco: «Il Napoli ce l’ho nel sangue, ogni volta che vince la mia settimana va benissimo. Se perde, è come se ci fosse un funerale ogni volta e comincia una brutta settimana».

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Antonio, che è tifoso da diverse generazioni, ci tiene però soprattutto a congratularsi con l’artefice primordiale del Napoli attuale, capolista e di formato europeo, risorto dalle ceneri del fallimento del lontano 2004. “Faccio i miei complimenti al presidente Aurelio De Laurentiis – esclama l’anziano tifoso - che ha comprato una squadra in fallimento, portandola dalla serie C a livello europeo. Lo difenderò sempre contro chiunque ne parli male. Non dimentico che comprò la società dal giudice fallimentare presentando l’offerta più alta. Ha dimostrato grande coraggio. Per me deve campare 100 anni». Parola di Antonio, in prima linea da tre quarti di secolo nel sostenere gli Azzurri nel fu stadio San Paolo, oggi intitolato al capitano degli unici due scudetti, Diego Armando Maradona. Due, forse, ancora per poco.

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