Scudetto Napoli, il sindaco Manfredi: «Voglio la festa popolare»

È primo autentico momento di freddezza con De Laurentiis

Il sindaco Gaetano Manfredi
Il sindaco Gaetano Manfredi
di Luigi Roano
Giovedì 1 Giugno 2023, 11:10
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Non ci sono i palchi nelle piazze, ma solo maxi schermi, non c'è di conseguenza la festa di popolo perché tutto sarà concentrato al Maradona dove potranno prendere posto al massimo in 60 mila, ma soprattutto per il sindaco Gaetano Manfredi - che a Palazzo San Giacomo raccontano sia abbastanza irritato - non è andato giù che alla fine quello che era il programma di partenza, appunto palchi dal vivo con calciatori e artisti è stato depennato dall'agenda della festa scudetto di domenica in carico alla Ssc Napoli di patron Aurelio De Laurentiis. Eppure ha provato a mediare - con la Società - per avere una festa dove la presenza in strada dei napoletani sarebbe dovuta essere il punto centrale della kermesse. Anche sulla sfilata del bus scoperto con i calciatori campioni d'Italia, che i napoletani avrebbero salutato a decine di migliaia, ha provato a mediare, ma con il Viminale e le Autorità di pubblica sicurezza. Che hanno evocato problemi di gestione dell'ordine pubblico. Manfredi ha accettato le riserve delle Autorità ma precisando che «a Napoli abbiamo festeggiato con mezzo milione di persone in strada e non ci sono stati incidenti, non solo abbiamo festeggiato bene ma abbiamo dimostrato agli altri di essere i migliori». «Stiamo lavorando - dice Manfredi - come abbiamo già fatto nelle scorse occasioni, per avere una festa molto diffusa, partecipata e anche sicura. Noi stiamo mettendo in campo tutta l'organizzazione che compete al Comune e poi c'è il lavoro delle forze dell'ordine e della Prefettura per garantire la sicurezza».

Nessuna parola sul club azzurro, forse il primo autentico momento di freddezza verso il patron.

Si aspettava Manfredi i palchi con i protagonisti dal vivo e non a essere costretto a mettere i maxi schermi da dove far trasmettere le immagini della festa che saranno date da Rai 2 a partire dalle 21. L'organizzazione della festa è tutta in carico a patron De Laurentiis. Però con un robusto impegno finanziario di Comune, Città metropolitana e Regione. Palazzo San Giacomo e l'ex Provincia per i maxi schermi investono 800mila euro. L'ente di Santa Lucia invece supporta «finanziariamente, entro l'importo massimo di un milione la manifestazione che Codesta Società (la Ssc Napoli ndr) vorrà organizzare per celebrare la grande vittoria sportiva conseguita, la cui trasmissione televisiva costituirà un'importante iniziativa di valorizzazione del territorio e di tutta la comunità campana». Insomma soldi pubblici, ma la regia è di un soggetto privato. 

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Le strutture in città saranno in tre piazze ma non c'è ancora nulla di ufficiale: quella del Plebiscito dove verranno utilizzati i maxi schermi del palco di Gigi D'Alessio che fino al 3 giugno terrà li una serie di concerti. Anche il cantautore aveva messo a disposizione il suo palco per fare una festa scudetto dal vivo. Ma il patron si è ingolosito molto per la diretta televisiva di Rai2 e ha mandato all'aria l'originario progetto. In questa cornice il 27 maggio il patron è andato al concerto di D'Alessio e si è portato alcuni azzurri facendo la pace e chiudendo una polemica che stava montando. Le altre location per i maxi schermi dovrebbero essere piazza Mercato e piazza Ciro Esposito a Scampìa. Sul fronte dell'area metropolitana i Comuni che hanno fatto richiesta per avere i maxi schermi sono 15. Sull'ordine pubblico nessun dispositivo particolare: non ci sarà la chiusura al traffico della città, nessun varco, ma solo più forze dell'ordine nell'area di Fuorigrotta dove si presume i tifosi potrebbero stazionare davanti al Maradona. I trasporti pubblici su ferro saranno funzionanti fino alle 2 del mattino. 

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