Scuole aperte a Napoli ma all'istituto Madonna Assunta continua la protesta: né Dad né bimbi in classe

Scuole aperte a Napoli ma all'istituto Madonna Assunta continua la protesta: né Dad né bimbi in classe
di Elena Romanazzi
Sabato 10 Aprile 2021, 20:45 - Ultimo agg. 11 Aprile, 17:39
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Avrebbero preferito, malgrado la giornata di sole, poter entrare in classe. Ripopolare quelle aule da troppo tempo vuote. Sono i bimbi del Madonna Assunta. Questa volta, nella mattinata, non si è trattato solo di uno sciopero della dad come è accaduto nei giorni scorsi. Anche chi era di turno in presenza - tre volte alla settimana e una sola volta per i piccoli dell'infanzia - in classe non ci è andato. Hanno varcato la soglia dell'istituto compresivo guidato dalla Cassese non più di dieci alunni. Tutti a Piazza a mare, in via di Pozzuoli. Impegnati a fare cartelloni, leggere libri, laboratorio. «La protesta continua - spiega il presidente del condiglio d'istituto Mario Lamberti - e non è certo indolore». Uno spiraglio ci potrebbe essere martedì. il direttore scolastico regionale Luisa Franzese riceverà una delegazione del consiglio d'isituto proprio per affrontare le gravi problematiche emerse in questi giorni. 

Intanto  in 24 ore 110 mamme hanno firmato una lettera inviata al ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi dove si legge: «Siamo mamme dei bambini dell’Istituto Comprensivo Madonna Assunta di Napoli. Una scuola una volta presidio di eccellenza del tempo pieno e del metodo di Freinet, garanzia di un metodo educativo all’avanguardia, oggi ridotta in macerie. Dopo lentezze burocratiche, rimpalli di responsabilità tra enti e una gestione discutibile e inerme della dirigente Cassese, non si garantisce il rientro a scuola in presenza dei 700 alunni della scuola di Bagnoli, si lasciano a casa i bambini più piccoli e si rende ancora più utopistica l'idea di inclusione di bambini con bisogni educativi speciali di cui questa scuola si fa baluardo. Eppure il Presidente del consiglio ha annunciato scuola per tutti, e lo ha confermato nell’art. 2, Decreto Legge 1 aprile 2021, n. 44 che fino al 30 aprile. Vale per l’Italia, non per noi». 

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L'organizzazione - come ha più volte ripetuto dalla dirigente Cassese - è obbligata per via delle scale antincendio.

Cento persone tra bimbi e personale scolastico nell'edificio. Una organizzazione contestata. 

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