Scuole chiuse a Napoli, de Magistris: «Abbiamo scritto all'unità di crisi, a breve la decisione»

Scuole chiuse a Napoli, de Magistris: «Abbiamo scritto all'unità di crisi, a breve la decisione»
di Paola Marano
Mercoledì 10 Febbraio 2021, 13:17 - Ultimo agg. 23:58
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«Stamattina parte una lettera che l'assessore all'istruzione Palmieri e l'assessore alla sanità Menna hanno inviato all'unità di crisi, alla Regione e pl Prefetto, in cui illustriamo la nostra linea, che sarà resa nota a breve». Lo ha detto il sindaco di Napoli Luigi de Magistris interpellato sull'eventualità di un passaggio alla didattica a distanza per le scuole di Napoli fino alla fine del mese di febbraio, in risposta alla richiesta di una valutazione generale sul quadro epidemiologico registrato negli ultimi giorni avanzata dall'unità di crisi regionale nel pomeriggio di ieri. 

Nella lettera, l’amministrazione comunale ha chiesto di conoscere quanti sono i casi di positività registrati nelle scuole, anche con l'indicazione del periodo in cui è avvenuta la segnalazione, del plesso scolastico e del  territorio, per poter risalire all'indice percentuale che questi casi rappresentano rispetto al numero complessivo degli studenti nei singoli ordini di scuole. «Il Comune di Napoli - recita una nota - ha anche chiesto di conoscere quali misure siano in campo per il contact tracing e si propone, nello spirito di massima collaborazione con le autorità competenti, acquisiti i dati, di riunire un tavolo di lavoro e approfondimento». 

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«Sarebbe scelta irresponsabile per una città che ha centinaia di plessi scolastici decidere qualsiasi restrizione sulla base di una percezione di pericolo non suffragata da dati scientificamente fondati - spiegano le assessore Palmieri e Menna - Noi vogliamo accompagnare le scuole a un percorso di continuità in condizioni di sicurezza e serenità e per questo valuteremo i dati e le azioni messe in campo dalle autorità sanitarie con grande attenzione, auspicando che il tracciamento sia sotto controllo; l'importante è non fare della scuola un capro espiatorio e nel contempo non  trascurare nulla». 

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