I semafori e gli inglesi salvaNapoli

di Vittorio Del Tufo
Giovedì 19 Luglio 2018, 08:00
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Centomila euro per riqualificare e mettere in sicurezza i semafori di Napoli. Li mette a disposizione un'organizzazione no-profit londinese, che ha sottoscritto un contratto di donazione con il Comune per «incrementare la sicurezza stradale» negli attraversamenti pedonali più trafficati della città. Fa una certa impressione pensare che ai semafori spenti di Napoli debba pensare la perfida Albione, che poi tanto perfida non è, dal momento che tra le strade scelte per installare i dispositivi vi è anche Santa Teresa degli Scalzi, dove sorge l'istituto per ciechi Colosimo. Com'è noto ormai anche ai bambini, a Palazzo San Giacomo non c'è un euro in cassa, quindi al Comune non resta che spingere ogni volta più in là i confini della sua finanza creativa. Al sindaco De Magistris, a questo punto, suggeriamo di gettare il cuore oltre il semaforo e di rivolgersi agli inglesi anche per dare una rispolveratina alle strisce pedonali, assai pallide e scolorite un po' ovunque, e per riqualificare la Galleria Umberto e la Villa Comunale. La rivoluzione può attendere, il restyling della città un po' meno: vogliamo mica formalizzarci?
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