Rischia continuamente la vita il clochard che da oltre un mese, dorme sul marciapiedi della galleria laziale tra Fuorigrotta e Piazza Sannazaro. Una situazione che ha messo in allarme cittadini e residenti che in più riprese, hanno richiesto l'intervento del 118 e dei servizi sociali. Ma le cose non cambiano e anzi sembrano più complesse del previsto. L'uomo, a quanto pare un cinquantenne di origini ischitane, ha creato una vera e propria baraccopoli sul ciglio della strada e non vuole proprio sapere di andarsene. Oltretutto la sua posizione tra la I e la X municipalità, non rende semplice la programmazione degli interventi che – nonostante tutto – vengono regolarmente effettuati dai volontari dei servizi sociali.
«Non è una situazione semplice – afferma l'assessore al welfare della X Municipalità Costanza Boccardi – e la stiamo affrontando giorno dopo giorno. La persona in questione, è conosciuta da tempo e sino a pochi mesi fa dormiva ai margini della villa comunale alla Riviera di Chiaia. Adesso è qui al limite della zona flegrea che purtroppo non avendo strutture pubbliche – a parte il centro di accoglienza a Fuorigrotta – non ha posti letto in accoglienza su una popolazione di un milione e mezzo di abitanti. Inoltre la chiusura del convitto delle monachelle, che accoglieva una quindicina di persone in difficoltà, ha contribuito ad una nuova pressione nelle zone di nostra pertinenza». Le cose però non sono tanto diverse nell'area metropolitana di Napoli. Qui, a causa della riconversione dell'ospedale San Giovanni Bosco in covid-center, le attività del presidio per la salute mentale sono quasi azzerate.