Smart City Bagnoli, gara milionaria per la bonifica del parco

Smart City Bagnoli, gara milionaria per la bonifica del parco
di Luigi Roano
Mercoledì 26 Ottobre 2022, 07:21 - Ultimo agg. 17:10
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Il Consiglio comunale dà il via libera alla transazione sul contenzioso per liberare i suoli di Bagnoli, il Comune avrebbe dovuto pagare 673 milioni invece alla fine ne guadagna 88. Contestualmente il sindaco e commissario per l'area ex Italsider Gaetano Manfredi lancia una gara per la bonifica dei suoli di ben 269 milioni. «Nuovo passaggio fondamentale - si legge in una nota del Comune - per il rilancio di Bagnoli con il completamento delle bonifiche ambientali, dopo la bonifica giudiziaria realizzata dal sindaco commissario con la chiusura dei contenziosi con soggetti pubblici che hanno consentito al Comune di risparmiare 80 milioni». Che alla fine aggiunti al risparmio sull'Imu sui suoli diventano 87. «Un attivo importante nel nostro bilancio» ricorda l'assessore alle finanze Pier Paolo Baretta. Non una cosa da poco considerando la mai prospera liquidità delle casse di Palazzo San Giacomo. 

Al via da oggi la gara da 269 milioni per la conclusione di un «Accordo Quadro per l'affidamento congiunto di servizi tecnici di progettazione esecutiva, servizi e lavori, per gli interventi di bonifica del parco urbano, bonifica del sedime delle infrastrutture e realizzazione di infrastrutture nel Sito di Interesse Nazionale di Bagnoli Coroglio». Insomma, si inizia a intravedere l'orizzonte di una progettazione per riempire di contenuti il Parco urbano da sempre nodo della rifunzionalizzazione dell'area della ex fabbrica del ferro. A oggi è una immensa distesa di ettari ed ettari di terreno desertificati. Con la progettazione della bonifica si dovrà per forza di cosa immaginare cosa metterci sopra oltre che il verde. E se la strategia del Comune e del Commissario sarà quella messa in atto in questo primo anno - vale a dire procedere per stralci per utilizzare tutto quello che si può fare in tempi brevi man mano che procede il risanamento ambientale - allora anche il Parco diventerà qualcosa di più reale. «Un ulteriore passo concreto verso la nuova Bagnoli che stiamo realizzando nell'arco di pochi mesi per imprimere una svolta rispetto al passato. Siamo sicuri che la collaborazione istituzionale con il nuovo Governo, in continuità con quanto avvenuto col precedente, garantirà un futuro positivo per la trasformazione di Bagnoli» commenta Manfredi. A cosa si riferisce il sindaco? Non è ancora chiaro se anche con il Governo della presidente Giorgia Meloni il ministero per il sud retto da ministro Nello Musumeci prenderà in carico la questione Bagnoli. Come è accaduto con il premier Mario Draghi e l'allora ministra Mara Carfagna. «Si chiama ministero del Mare e per il Sud quindi è come se si chiamasse Napoli - dice Manfredi - siamo sicuri che la collaborazione istituzionale con il nuovo Governo, in continuità con quanto avvenuto col precedente, garantirà un futuro positivo per la trasformazione di Bagnoli.

Entro i primi mesi dell'anno nuovo scioglieremo anche il nodo della bonifica a mare, una vicenda che stiamo affrontando dal punto di vista scientifico e non ideologico». 

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L'appalto - raccontano dal Comune - consentirà di dare esecuzione ai lavori «non appena perfezionate le procedure autorizzative dei singoli stralci progettuali che saranno posti a base di specifici contratti attuativi dell'accordo quadro. Gli interventi di bonifica privilegeranno l'uso di tecnologie environment-friendly quali la bio-phytoremediation». Bagnoli sarà il luogo dove il Comune sperimenterà il metodo per arrivare all'autonomia energetica. Infatti «L'accordo quadro sarà il principale strumento attuativo per la realizzazione della Smart City Bagnoli, modello di rigenerazione urbana finalizzato ad utilizzare in modo efficiente le risorse naturali presenti nell'area, prevenire e mitigare i rischi, ottimizzare la gestione e la manutenzione in un'ottica di sostenibilità energetica, ambientale ed economica». Nella struttura commissariale sono sicuri che «La Smart City Bagnoli, tramite la realizzazione di infrastrutture integrate con sistemi di gestione innovativi di energia, telecomunicazioni, acque, mobilità e rifiuti, consentirà di restituire ai cittadini un'area sicura e altamente fruibile». Giova ricordare che prima della gara da 269 milioni ne sono state lanciate altre due da 86 milioni: per bonificare il Parco dello Sport e il lotto Fondiarie. Tutte le procedure passeranno dall'Anac, l'Autorità anticorruzione come ha chiesto e ottenuto il sindaco commissario. 

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