Napoli, solidarietà ambientale a Villa Floridiana per il recupero del bosco delle Camelie

Napoli, solidarietà ambientale a Villa Floridiana per il recupero del bosco delle Camelie
di AnnaChiara Della Corte
Sabato 6 Marzo 2021, 18:16 - Ultimo agg. 18:20
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Una mattinata di solidarietà ambientale, impegno civico e partecipazione oggi in Villa Floridiana grazie all’impegno della Direzione regionale Musei Campania in collaborazione con il Premio GreenCare.

L’expertise di agronomi e giardinieri e associazioni specializzate , la presenza fattiva delle istituzioni  insieme alla tenacia di oltre 50 volontari sono state messe al servizio della cura e tutela del Boschetto delle Camelie.  

 

Di buon mattino si è proceduto alle operazioni di raccolta delle foglie, e alla messa in sicurezza dell' area verde della Villa vomerese,  operazione resa possibile grazie ai professionisti del team Euphorbia.

Le camelie di Villa Floridiana, patrimonio botanico di inestimabile valore, aggredite negli anni dai rami spinosi di rovo, dall’edera e dalle siepi di lauro cresciute a dismisura, necessitavano di questo intervento, fortemente voluto dalla presidente di GreenCare Benedetta de Falco.

“Una giornata di riqualificazione di un luogo che ha più di un valore: un parco storico, cui ci si deve rivolgere con tutte le attenzioni e la preparazione adeguati, parco  pubblico e che quindi va reso fruibile per tutti, e museo da valorizzare. “ Afferma la Direttrice regionale Musei Campania, Marta Ragozzino, che, rastrello alla mano, prosegue: “Quella di oggi è una grande occasione, i parchi sono fondamentali per la vita delle comunità, non bisogna abbandonarli, ma proteggerli.

Essere insieme, con le misure adeguate di protezione e distanziamento che il momento storico ci richiede, è fondamentale per far circolare l’energia giusta e positiva utile al recupero di queste aree.”

Durante la mattinata di manutenzione del bosco, Ines Peduto, già tecnico biologo del Giardino Inglese della Reggia di Caserta, esperta di camelie e presidente del GreenCare, ha tenuto una lezione sulle specificità botaniche della camelia. “Dobbiamo rispettare quelli che sono i nostri “ musei verdi” e considerarli dei luoghi da vivere con il medesimo rispetto e la medesima premura del museo vero e proprio.” Ha dichiarato, ricordando la storicità del luogo affidato nel 1830 alle cure del botanico e giardiniere tedesco, architetto del paesaggio, Friederich Dehnhardt,  che fece piantare oltre 150 specie di camelie.

Una giornata di salvaguardia ambientale non può risolvere ogni problema, ma è senz’altro un inizio, un’occasione per impegnarsi nella tutela del verde. 

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