Stadio Maradona, c'è l'ok del prefetto: ora si accelera per il museo

Stadio Maradona, c'è l'ok del prefetto: ora si accelera per il museo
di Valerio Esca
Domenica 6 Dicembre 2020, 12:00 - Ultimo agg. 15:06
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Arriva il via libera formale del prefetto di Napoli Marco Valentini all'intitolazione dello stadio a Diego Armando Maradona. Il semaforo verde è arrivato poco prima del faccia a faccia tra il sindaco de Magistris e il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, che si sono incontrati a Palazzo San Giacomo per discutere della realizzazione del museo del Napoli all'interno dell'impianto di Fuorigrotta. Si continua a lavorare su più fronti dunque, nel giorno in cui sono stati raccolti tutti i cimeli dall'esterno dello stadio e riposti negli scatoloni all'interno di uno stanzone adibito a deposito provvisorio: si tratta di un vecchio deposito di cancelleria del Comune, tra il settore C e D della Tribuna Posillipo, accanto all'ufficio marketing del Calcio Napoli. Tra le sciarpe, le magliette, qualche scarpino da gioco, sono state raccolte tutte le lettere di centinaia di bambini che hanno voluto omaggiare El Pibe de Oro. Maradona è stato il campione di tutti, le sue gesta sono state tramandate da generazione in generazione e a Napoli ce ne sono almeno tre, che hanno vissuto, vivono e vivranno nel ricordo delle magie di Diego. 

La notizia dell'ok del prefetto Valentini è arrivata ieri intorno ad ora di pranzo, con una nota del Palazzo di Governo: «Vista la richiesta del Comune di Napoli e valutata la possibilità di concedere la deroga prevista dall'articolo 4 della legge n.1988/1927», il prefetto «ha autorizzato il Comune a intitolare lo stadio San Paolo a Diego Armando Maradona, con la denominazione Stadio Diego Armando Maradona».

Il giorno dopo l'approvazione della delibera di giunta e del voto unanime della commissione consultiva Toponomastica, che ha di fatto sancito il cambio nome dello stadio traspare qualche malumore dal Consiglio comunale: «Apprendiamo con grande piacere l'intitolazione dello stadio a Diego Armando Maradona scrive sui social il presidente della commissione Sport Carmine Sgambati - Ma lo scoramento ci assale constatando, ancora una volta, come il Consiglio eletto dai napoletani, viene bistrattato e vilipeso da una giunta sorda e assolutista, che preferisce la prevaricazione al dialogo, che pratica l'intolleranza ed evita il confronto». In sostanza da via Verdi avrebbero preferito che la delibera sull'intitolazione dello stadio passasse anche per il voto dell'aula. 

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Intanto passi avanti verso il museo del Napoli e di Maradona. De Magistris e De Laurentiis, lasciandosi alle spalle anni amari e scanditi da ferventi polemiche, si sono incontrati ieri al Comune. Nel corso dell'incontro, cordiale e proficuo, durato un'ora, si è concordato sull'idea di realizzare insieme, all'interno dello Stadio Diego Armando Maradona, un Museo del Napoli e del campione argentino. All'incontro erano presenti per la SSC Napoli Alessandro Formisano e l'avvocato Testa, mentre per il Municipio erano al tavolo l'assessore allo Sport Ciro Borriello, l'assessore alla Cultura Eleonora De Majo, il capo di Gabinetto Ernesto Pollice e la dirigente Impianti sportivi Gea Vaccaro. «I rappresentanti del Comune e della SSC Napoli spiegano le parti - proseguiranno i contatti operativi e progettuali dell'iniziativa già nei prossimi giorni ed hanno concordato un sopralluogo allo stadio già nel corso della prossima settimana». 

 

Ieri la Napoli servizi ha completato le operazioni di raccolta dei cimeli lasciati dai tifosi del Napoli all'esterno dello stadio, in un pellegrinaggio continuo, durato dieci giorni. Qualcuno ha continuato ieri a portare sciarpe, che chiaramente resteranno ancora lì per qualche giorno. Tantissime le lettere di bambini napoletani, che hanno voluto lasciare il proprio messaggio d'amore per Maradona. «Sei entrato nel mio cuore solo dai racconti di papà, impara agli angeli a giocare, D10S» scrive un bambino, che oltre a qualche errore grammaticale traspare una grande tenerezza. Poco distante un cartellone, firmato Andrea: «Diego Armando Maradona 10 nel cuore» accompagnato da un disegno di una figura in maglia azzurra con un pallone sulla testa, chiaramente Maradona. «Sono Eugenio G. il messaggio di un altro piccolo Ho 5 anni e ti voglio bene: 1960-2020», con la raffigurazione di Maradona in maglia azzurra, con il 10 bene in vista e il pugno alzato al cielo. «Diego non ti ho mai visto giocare raccontano tre fratellini, Niccolò, Emanuel e Sofia Ma mio papà mi ha raccontato molto di te. Mi ha fatto vedere molti tuoi video e gol. Sei il mio idolo e da grande vorrei diventare come te. Non ti dimenticheremo mai. Ciao Diego». Bambini, che giorno racconteranno le mirabilie compiute sul prato verde dall'indimenticato numero dieci ai loro figli, ai loro nipoti e così via. Un'eredità senza tempo.

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