Taxi abusivi a Napoli, la sfida è social: «Corse comuni a 5 euro»

Taxi abusivi a Napoli, la sfida è social: «Corse comuni a 5 euro»
di Gennaro Di Biase
Martedì 16 Novembre 2021, 15:00 - Ultimo agg. 17 Novembre, 08:20
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Funziona come una App di sharing di ultima generazione, il servizio di taxi abusivi. E gode di ottima salute, stando all'ultimo status pubblicato su Whatsapp, in cui in sostanza si chiede di non allargare il giro dei contatti, «14080» per l'esattezza. «Ciro Taxi», «Errico Taxi», «Nicola Taxi»: Il nome di battesimo con cui viene chiamato dagli utenti è variabile, ma la tariffa è fissa. «5 euro a persona», il che spiega, ma solo in parte, il boom del «servizio». L'organizzazione è simile a quella di piattaforme famose dello sharing: l'utente scrive o invia la posizione al numero via chat. L'auto abusiva più vicina lo carica. «Il fenomeno è fuori controllo - denuncia uno dei sindacati - Gli abusivi ci tolgono tutta la fetta di mercato della movida notturna: il 70% del lavoro nei weekend». Non a caso, il «servizio» è attivo più o meno dalle 19 alle 5 del mattino, per lo più negli orari in cui la metro è chiusa e i bus sono una chimera.

Il sistema è studiato nei dettagli come in una App di sharing fai-da-te, realizzata però con strumenti digitali un po' più rudimentali. «Di sera basta dare indicazioni su dove mi trovo racconta un cliente abituale La risposta arriva dopo 5 minuti: se ci sono auto in zona, la più vicina tra quelle che Ciro Taxi ha a disposizione mi contatta, sempre via telefono, mi preleva nel giro di pochi minuti e mi porta ovunque a Napoli per 5 euro. La corsa è quasi sempre multipla, così il sistema si sorregge economicamente. Sul modello di Bla-bla car in pratica, del tutto legale ovviamente e non a scopo di lucro, basato sul fatto che chi viaggia, durante il percorso, possa caricare persone che fanno lo stesso tragitto per ammortizzare le spese. La macchina si deve riempire, insomma, per garantire una tariffa così bassa, e questo porta spesso a variazioni del percorso». Le vetture messe in campo, oltre un «centinaio» secondo l'Unione Tassisti d'Italia di Napoli, sono del tutto comuni, indistinguibili da quelle private, per lo più utilitarie con o senza ammaccature. Domenica sera, l'account Whatsapp di «Ciro» o «Errico taxi» ha pubblicato uno status mettendo in vetrina i suoi «14080» contatti: «Come vi mostro si legge testualmente nello screenshot di cui siamo entrati in possesso di contatti ce ne sono abbastanza, anzi vogliamo selezionare sempre di più, non abbiamo interesse a tenere sempre di più, quindi cerchiamo di mantenere i clienti che non danno problemi e sanno campare».

L'ultimo riferimento, presumibilmente, è a qualche discussione di troppo tra autisti e passeggeri (fra questi ultimi, tanti sono giovani reduci da una nottata di movida, ma non mancano anche clienti professionisti, docenti e imprenditori). Di fatto, il giro d'affari funziona, e non c'è «interesse» ad allargarlo. Dal centro al Vomero. Dal centro a Bagnoli o San Giovanni, dalla stazione a Chiaia: le tratte coprono tutta Napoli. 

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Un piccolo impero economico del trasporto sorto nel caos di regole del trasporto privato nell'era digitale. Vincenzo Donzelli, segretario provinciale dell'Unione Tassisti d'Italia, parla di «fenomeno in espansione e fuori controllo. Conosciamo gruppi Whatsapp usati per organizzare il servizio abusivo chiamato Ciro, Errico Taxi o con altri nomi continua Oltre 100 veicoli, in città, nelle sere dei weekend. Si tratta di auto private, che non hanno nulla dei taxi. La fetta di mercato più grossa che questo servizio ci toglie è quella della movida, che incide per il 70% del lavoro nel weekend. Tanti ragazzi da Coroglio a Chiaia, scelgono gli abusivi. Il fenomeno è enorme. A Corso Umberto e piazza Vittoria, poi, nei weekend ci sono autobus che caricano decine di giovani clienti. Vere e proprie corriere dalla provincia. Alcuni fanno marketing su Fb. Per 5 euro si viaggia senza rispetto delle norme anti-Covid e di quelle sulla revisione. Un'altra nota dolente per noi è l'apertura del Governo al mercato del trasporto non di linea. Per questo sciopereremo il 24». «Il tema dei taxi abusivi è molto delicato conclude il consigliere comunale Nino Simeone L'unico modo per calmierare la situazione è l'aumento dei controlli. Gli abusivi non sono necessariamente dei criminali, ma non sono sicuri dal punto di vista sanitario. Chiederò la creazione di una task force in merito a De Iesu e Cosenza». 

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