Tuffo della Befana, la sfida al freddo per chiedere la tutela del mare di San Giovanni

Tuffo della Befana, la sfida al freddo per chiedere la tutela del mare di San Giovanni
di Alessandro Bottone
Domenica 6 Gennaio 2019, 15:41
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Sfidando la temperatura prossima allo zero un gruppo di “coraggiosi” nuotatori ha scelto lo specchio d’acqua di San Giovanni a Teduccio per il tradizionale tuffo della Befana e per salutare le feste natalizie. È l’ottavo anniversario dell’iniziativa organizzata dalle associazioni Il Gabbiano Napoli, AiCS, Centro subacqueo Sant’Erasmo, La Fabbrica delle Idee, Pescatori Vico Marina e Musica e Mare.
 

 

Gli atleti hanno sfidato il freddo e l’acqua non proprio accogliente per lanciare, ancora una volta, un forte messaggio agli organi e alle autorità competenti nella tutela del mare. Nel tratto della costa orientale di Napoli è, difatti, vietata la balneazione: i 1800 metri di San Giovanni a Teduccio e gli oltre 900 della adiacente Pietrarsa non vivono di buona salute ormai da troppi anni. Basta leggere le note redatte dall’agenzia regionale Arpa Campania per rendersi conto delle diverse cause di inquinamento. Nell’area di balneazione di San Giovanni a Teduccio sono ben quattro gli scarichi presenti: quello di emergenza dell’impianto di sollevamento di Taverna del Ferro, la foce pluviale Corradini, il collettore di Volla-Alveo Pollena e il collettore di Levante, vico 1° Marina. Proprio nel tratto di mare compreso tra l’ex cantieri Partenope fino a Sannicandro – in cui si sono tuffati questa mattina - sono stati rilevati, per più volte nel corso dei controlli periodici, livelli di escherichia coli non compatibili con i parametri microbiologici che determinano la balneabilità.

Dunque al momento vige una ordinanza del Comune di Napoli che ne vieta la balneazione. Il tratto di spiaggia, nei mesi estivi, è frequentatissimo e sono in tanti quelli che scelgono di farsi il bagno incuranti del pericolo e del divieto. Il tuffo e la nuotata di questa mattina vogliono, dunque, portare attenzione su una tematica “scottante” e su una problematica che non vede ancora una soluzione decisiva. Sono ancora troppe le fonti che inquinano lo specchio d’acqua che bagna Napoli Est.
 

È stato Antonio Borriello, presidente onorario AiCS Napoli, a consegnare a ogni atleta che si è tuffato questa mattina un attestato di partecipazione e la medaglia per ricordare l’impegno e la sfida di ognuno di loro per una causa importante: un mare di Napoli accessibile a tutti.

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