«Te lo dice la pelle», visite gratuite al Policlinico universitario Vanvitelli

«Te lo dice la pelle», visite gratuite al Policlinico universitario Vanvitelli
Mercoledì 12 Maggio 2021, 15:37 - Ultimo agg. 16:18
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La campagna nazionale di sensibilizzazione e screening sul carcinoma squamocellulare, “Te lo dice la pelle”, che prevede visite dermatologiche gratuite fa tappa a Napoli Sabato 22 Maggio.

Promossa dalla Società Italiana di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse (SIDeMaST), l’iniziativa vuole porre l’attenzione sul carcinoma squamocellulare cutaneo, un tumore maligno della pelle che, secondo i dati più recenti, viene diagnosticato ogni anno a circa 19.000 pazienti. In mancanza di un registro nazionale sulla malattia, non è possibile avere un numero preciso di casi ma si evidenzia un’incidenza crescente. 

Le visite si svolgeranno sabato 22 maggio presso la clinica dermatologica del Policlinico Federico II diretta da Gabriella Fabbrocini e presso la clinica Dermatologica del Policlinico Vanvitelli diretta da Giuseppe Argenziano , esclusivamente su prenotazione contattando il numero 345 7686815 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.

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Il carcinoma squamocellulare cutaneo (Cscc) si può manifestare come un’escoriazione o un’ulcera che sanguina, senza cicatrizzare, o come un nodulo rosso con una crosta centrale, che può sanguinare spontaneamente o in seguito a grattamento.

La lesione, localizzata in sedi fotoesposte come, ad esempio, il volto e il dorso delle mani, può essere dolorosa, crescere nel tempo e non guarisce spontaneamente, né dopo l’applicazione di creme antibiotiche o cortisoniche.

Questa patologia interessa maggiormente gli uomini rispetto alle donne, di età superiore ai 50 anni, con fototipo chiaro.

L’esposizione solare eccessiva, l’uso di lampade abbronzanti e la fototerapia rappresentano i fattori di rischio più importanti, come anche l’esposizione cronica ad agenti chimici tossici (e.g. arsenico), la presenza di ferite croniche, ulcere e cicatrici, uno stato di immunosoppressione, l’assunzione di alcuni farmaci ed alcune malattie genetiche.

«Il carcinoma squamocellulare o spinalioma della cute è il tumore cutaneo più frequente dopo il carcinoma basocellulare o basalioma e rappresenta circa il 20% di tutte le neoplasie della cute – afferma la professoressa Gabriella Fabbrocini, direttore dell'unità di dermatologia clinica presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II – Insorge di solito in età adulta ed origina dalle cellule dell’epidermide dette cheratinociti o da lesioni orecancerose come la cheratosi attinica e successivamente può estendersi al derma ed alla regione sottocutanea. Può essere localizzato o invasivo con possibilità di sviluppare metastasi linfonodali e viscerali fini al 5% dei casi. Pertanto, uno screening periodico e delle visite di prevenzione sono essenziali al fine di una corretta diagnosi, un trattamento precoce ed una corretta gestione del paziente. I pazienti di età superiore ai 70 anni presentano nell’80% dei casi almeno una cheratosi attinica che nel 15% dei casi può trasformarsi in spinalioma, pertanto, la prevenzione è essenziale per prevenirne l’insorgenza». 

Se diagnosticato per tempo e nelle forme precoci, infatti, l’asportazione chirurgica è risolutiva e porta alla regressione e alla guarigione nel 95 % dei casi. Quando però viene diagnosticato in maniera tardiva il carcinoma squamocellulare cutaneo può raggiungere dimensioni troppo ampie e portare allo sviluppo di metastasi diventando avanzato. Per questi pazienti o per i pazienti non candidabili ad operazioni chirurgiche o a radioterapia la sopravvivenza media senza altri tipi di cure è di circa 12 mesi. 

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