Dovevano terminare il 30 aprile del 2017 i lavori per la realizzazione del tunnel di collegamento Tangenziale-porto di Pozzuoli, così come previsto nel contratto da 154 milioni di euro firmato dalla regione Campania e dal general contractor Copin Due Spa. Una fine lavori più volte annunciata e che sembrava imminente dopo l'abbattimento dell'ultimo diaframma della galleria, avvenuto nel 2016 alla presenza del governatore della regione Vincenzo De Luca e del sindaco di Pozzuoli Vincenzo Figliolia, che rilanciarono quella data per il taglio del nastro di una delle più grandi e costose opere infrastrutturali mai realizzate in città. Da quel giorno sono trascorsi esattamente due anni e la galleria che collegherà lo svincolo di via Campana con il porto della città non ha visto ancora la luce.
Ritardi, rinvii e incertezze che nei giorni scorsi hanno spinto la commissione consiliare lavori pubblici del Comune di Pozzuoli a chiedere l'istituzione di una commissione tecnica ad hoc per fare luce sullo stato dei lavori e conoscere tempi e modalità di consegna dell'opera. Iniziati nel 2014 i lavori hanno subito dei rallentamenti a causa di ritrovamenti di resti archeologici in zona e di un contenzioso tra due ditte per l'affidamento dell'appalto per gli impianti elettrici, di illuminazione e ventilazione in uno dei due lotti, chiuso solo a luglio scorso con una sentenza del Consiglio di Stato. Una risoluzione che aveva fatto ben sperare per un'apertura entro dicembre del 2018. Ad oggi però gli operai sono ancora al lavoro e una data ufficiale per l'apertura non è stata resa nota.
La bretella Tangenziale-Porto rappresenta uno degli interventi principali previsti dal programma di adeguamento del trasporto intermodale nelle aree interessate dal fenomeno bradisismico, opera dichiarata di preminente interesse nazionale con funzione anche di via di fuga in caso di calamità. E' composto da due gallerie a doppia corsia lunghe circa 1.160 metri, complete di marciapiedi, banchine e piazzole di sosta e collegate tra loro attraverso by-pass carrabili e pedonali. A monte, dove oggi sorge lo svincolo della tangenziale di Napoli, è previsto un nuovo sistema rotatorio per collegare anche via Fascione e la Variante Solfatara; mentre a valle, la galleria si collega a via Fasano nell'ex area industriale Sofer, con un sistema di rotonde che porterà verso il centro storico, il Rione Terra e la fascia costiera. Il progetto risale al 2010 ed i lavori furono affidati attraverso una convenzione dal Presidente della Regione Campania, nella qualità di Commissario Straordinario, alla Copin Due Srl e finanziati con fondi per lo sviluppo: ottanta milioni gestiti dal Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture, per la realizzazione del primo stralcio; e altri settantaquattro milioni gestiti dalla regione per il secondo stralcio. Legati alla bretella Tangenziale-Porto ci sono altri due progetti complementari che prevedono la realizzazione di un polo logistico in Via Artiaco, con un parcheggio da 1.200 posti auto e 35 per autobus, e la creazione di un nuovo porto commerciale nella ex Sofer. Il valore complessivo dei finanziamenti è di circa venticinque milioni di euro, ma le opere è ancora in una fase embrionale «Vogliamo capire il perché dei ritardi e i tempi per la realizzazione della bretella che senza il parcheggio e il porto turistico rischia di rivelarsi anche quasi del tutto inutile» spiega il presidente della commissione lavori pubblici Paolo Tozzi.
Tunnel incompiuto, il Comune di Pozzuoli ordina l'inchiesta tecnica
di Gennaro del Giudice
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Giovedì 16 Maggio 2019, 12:00
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