Turismo a Napoli, i numeri di Confesercenti: «133mila turisti in Campania, il 70% a Napoli»

Turismo a Napoli, i numeri di Confesercenti: «133mila turisti in Campania, il 70% a Napoli»
Martedì 3 Maggio 2022, 15:00
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La Campania si conferma una delle mete preferite dai turisti italiani ed europei. Dopo il pienone registrato per il ponte del 25 aprile, gli incassi del weekend del primo maggio sono analogamente positivi. Secondo i dati raccolti dal centro studi di Confesercenti, in Campania si è registrato l'88% di occupazione in media delle strutture ricettive, considerando che 8.000 di esse erano attive, tra le 1.200 attività alberghiere e le 6.800 extralberghiere aperte, con una capienza media rispettivamente di 70 e 10 persone. In totale, nell'ultimo weekend, in Campania ci sono stati circa 133.750 turisti.

Incassi alti, con un fatturato di 35,4 milioni di euro tra turismo, ristorazione, commercio e servizi.

Il totale di introiti alberghieri ed extralberghieri è stato di oltre 15,3 milioni di euro (costo medio della camera pro capite di 55-60 euro). Altri 20,1 milioni sono arrivati da ristoranti, commercio, shopping, artigianato, bar e servizi, con una spesa media pro capite di 50 euro. Nell'ultimo fine settimana, 2 notti e 3 giorni, nel contesto della Campania i dati migliori sono stati registrati a Napoli, con un'occupazione delle strutture di oltre il 94%, considerando le 5.700 attività aperte (circa 700 quelle alberghiere, circa 5.000 quelle extralberghiere). Oltre 97mila i turisti presenti (97.150) con un fatturato totale di circa 25.7 milioni di euro. Incassi alti sul fronte alberghiero (11,1 milioni), con un indotto importante anche dal commercio, dalla ristorazione, dai bar, dall'artigianato e dai servizi (circa 14.5 milioni di euro). 

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«I dati sono stati confortanti, anche rispetto ad altre zone d'Italia dove il tempo non ha favorito un'affluenza analoga», spiega Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente nazionale con delega al Mezzogiorno di Confesercenti. «C'è stata una lieve diminuzione rispetto al ponte del 25 aprile - prosegue Schiavo - ma era anche fisiologico, visto che parliamo di un weekend meno lungo. Gli oltre 35 milioni di indotto diretto e indiretto rappresentano un'altra boccata di ossigeno per le nostre attività, che stanno ancora pagando un prezzo altissimo per la forte contrazione economica dovuta agli effetti del Covid e alla crisi internazionale. Si sta seminando bene in questo mese di maggio per raccogliere da giugno ad agosto, si spera, un fatturato come ai tempi che hanno preceduto la pandemia. L'estate sarà determinante per consentire a tante aziende campane di rialzare la testa e di evitare crisi irreversibili». Secondo Schiavo «occorre tuttavia il sostegno delle istituzioni per offrire ai turisti servizi sempre più efficienti e puntuali, dal trasporto su gomma ai treni e alla metropolitana, sino ad una presenza più adeguata di mezzi all'esterno dell'aeroporto e alla risoluzione del nodo cantieri presenti a Capodichino. Non possiamo sbagliare da giugno a settembre, non dobbiamo perdere ma attirare nuovi turisti: ne risentirebbe non solo l'intero comparto turistico ma anche l'indotto, importante, legato a esso».

Sul capoluogo, che ha registrato il 70% degli introiti dell'intera Campania nell'ultimo weekend, Schiavo si esprime così: « Napoli tiene bene come città d'arte, i numeri sono incoraggianti, ci introduce ad un mese di maggio in cui contiamo di ricevere altri pienoni, con richieste di prenotazione per gli alberghi per i prossimi week-end dal venerdì alla domenica. Napoli trascina ancora una volta il turismo campano, insieme a Procida e alle straordinarie località, dal respiro internazionale, di Ischia, Capri e della Costiera, possono fungere da cassa di risonanza per l'economia dell'intera regione».

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