Turisti a Napoli: «Città bellissima, ma è un'avventura riuscire a visitarla»

Turisti a Napoli: «Città bellissima, ma è un'avventura riuscire a visitarla»
di Gennaro Di Biase
Domenica 29 Dicembre 2019, 10:00 - Ultimo agg. 13:11
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I turisti sono arrivati eccome. E Napoli li ha accolti a modo suo, tra caos e bellezza, calore mediterraneo e disagi, disorganizzazione e vitalità, sporcizia e sorrisi. Via Toledo è un fiume in piena di vacanzieri allegri, come piazza del Plebiscito. Entrambe belle, entrambe sporche. Capodimonte stupisce tutti con la sua bellezza, ma quattro viali su cinque sono chiusi per «rischio di caduta rami» e all'esterno di Porta Grande chi aspetta l'autobus viene «defraudato» da una «macchinetta mangiasoldi» col logo Unico Campania.
 

 

Il campanile di Santa Chiara è affollatissimo, ma la folla di visitatori è costretta allo slalom tra i tronchi degli alberi caduti per il vento del 22 e non ancora rimossi. Venendo ai trasporti, la metro linea 1 ieri (a pranzo e intorno alle 17) è passata con la frequenza di ogni 15 minuti e la stazione di Toledo ha sfiorato il collasso per le troppe presenze: solo la fila per fare il biglietto, ieri pomeriggio, poteva durare 20 minuti. Ovviamente non tutti i turisti la pensano allo stesso modo, ma parlare con loro è parecchio istruttivo: «Io ho scelto Napoli perché è viva - spiega Lorenzo Guidi, che arriva dal Veneto e mentre parla è stritolato come una sardina in un vagone della Linea 1 - Questa è una città screpolata e autentica. Somiglia a Lisbona in questo senso: sono posti unici al mondo. Vengo qui per l'avventura, non certo per i servizi offerti».

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Vivo e sporco, accogliente ma pieno di disagi. Profumato e affollatissimo. Il primo assaggio delle contraddizioni del centro storico arriva già all'esterno della fermata Museo. La fontana monumentale con vista Mann spenta è circondata dall'accampamento di decine di clochard. Purtroppo, la sporcizia invade anche loro. All'esterno del museo non c'è fila. «Il costo del biglietto è stato alzato da 15 a 18 euro per questioni di spese da sostenere - spiegano alcuni dipendenti - Le visite sono un po' calate, ma oggi c'è boom per fortuna». Per il resto, il museo è completamente coperto da cantieri e impalcature. Quanto alla notizia dell'incendio circolata ieri mattina, «si è trattato solo di un petardo lanciato da un balcone - spiega un dipendente dal lato di Santa Teresa, mostrando un pannello di compensato bruciato - Niente di grave». Via Costantinopoli e piazza Bellini sono vivaci e piene, ma l'immondizia e gli alberi caduti e non raccolti non sono esattamente un belvedere. Sporcizia e discariche anche in via San Sebastiano e vico Santa Chiara. Nel campanile si alternano graziose botteghe natalizie e sacchi di immondizia, fusti crollati e opere d'arte, scritte spray e monumenti inestimabili.
 

La folla è davvero tanta, qui. Negozi pieni, facce serene, aria di festa tranne che per gli ambulanti abusivi: le attività di contrasto della polizia municipale, ieri pomeriggio, erano decisamente efficaci in via Toledo. La sporcizia però si fa viva un po' dappertutto: cartoni ostacolo in mezzo alla calca, sacchetti abbandonati a ridosso di palazzo San Giacomo, transenne e «zella» nella Galleria Umberto, un mare di carte e cartacce davanti all'ingresso di Palazzo Reale. Una gioiosa passeggiata di «carta sporca» a confermare la dose di verità del luogo comune. Immondizia e alberi anche sui marciapiedi di via de Pretis. Qui si incontra Leonardo Carcamo, che arriva da Santiago del Cile con famiglia al seguito: «Passeremo un mese in Italia e Napoli è la seconda città che visitiamo racconta La trovo sporca, più di Roma, e anche più pericolosa. Siamo venuti perché qui è un'avventura, come avevamo letto sulle guide». Partenope non si trucca, e a molti visitatori non dispiace. Vivono Napoli come un'esperienza di vita.

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Sulla Linea 1 si sta come sardine nel vagone. Attese di 15 minuti sia a pranzo sia intorno alle 17. Treni affollatissimi e stazione di Toledo al collasso.
Nell'ora di punta ieri era difficile anche solo fare un passo per acquistare il biglietto o passare al tornello. Restrizioni per i bus turistici di Citysightseeing, che ha potenziato le corse: «Sull'itinerario di Posillipo abbiamo un problema che riguarda la chiusura al traffico di via Boccaccio per alberi crollati - spiegano dal botteghino in zona Maschio Angioino - In questi giorni i bus non accedono quindi in via Petrarca. Si arriva in via Posillipo e si torna indietro».

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