Napoli invasa dai turisti ma è caos in via Marina

I grandi bus creano un effetto imbuto: «Difficile raggiungere il varco del porto»

La fila dei turisti scesi dai bus in via Marina
La fila dei turisti scesi dai bus in via Marina
di Gennaro Di Biase
Domenica 4 Dicembre 2022, 23:00 - Ultimo agg. 6 Dicembre, 07:25
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Turismo natalizio tra luci e ombre, tra indotto e ingorgo. I dati delle occupazioni, nel weekend alle spalle, parlano dell’80% di camere piene per gli alberghi da 3 a 5 stelle, e si prevede il sold-out per l’Immacolata. Quanto al traffico, la zona del porto soffre il caos.

Con «500 bus solo nell’ultima settimana», sottolineano per esempio da Abbac (associazione delle strutture ricettive extralberghiere). Anche i tassisti fanno notare le criticità della circolazione di mezzi pesanti che «si spingono fino a piazza Trieste e Trento e Palazzo Reale». I visitatori, va da sé, riempiono le strade e le casse dei negozi. Ma, come fa notare sempre Abbac, «chi arriva al porto in bus è un escursionista mordi e fuggi, che viene da zone vicine, spesso non resta a dormire e genera meno indotto». L’ingorgo alla circolazione, in altre parole, è in parte funzionale al turismo «cheap». I parcheggi pensati per i vacanzieri sono tre: due, non certo stra-frequentati, sono in periferia (a Scampia e zona flegrea). L’altro, appunto, è a due passi dal Maschio Angioino. 

Secondo un accordo siglato il 19 novembre tra Assoturismo, Anm e Federnoleggio, per le giornate clou di fine 2022, «la ztl “Bus Turistici” è attiva ogni sabato, domenica, festivi e prefestivi dalle 7 alle 19. In queste giornate i bus turistici non autorizzati non potranno accedere al centro cittadino e dovranno effettuare trasbordo passeggeri e parcheggiare in aree di sosta appositamente dedicate». Chi paga - attraverso l’app Tap&Park – può sostare al porto. Chi non paga, invece, si ferma all’altezza del Brin. Tutto il traffico, dunque, si concentra in quest’area. «Gli ingorghi ci sono – spiega Cosimo La Malfa, tassista e rappresentante Usb - Via Acton è quella che si blocca maggiormente. I bus che entrano ed escono invadono la carreggiata per l’autostrada. Si vedono poi transitare grossi mezzi in città, tra Palazzo Reale, piazza Trieste e Trento e Maschio Angioino. È un caos». Indugiando sui tassisti, è in corso una trattativa per l’aumento delle tariffe. Ma torniamo al binomio traffico-turismo: «C’è un caos organizzativo sui bus per i visitatori - dice Agostino Ingenito, presidente di Abbac - In questi ultimi weekend, gli affollamenti generano problemi alla circolazione, e la discesa e la risalita dal centro sono complesse.

I pullman arrivano al porto. Delle due l’una: o si sceglie un turismo di qualità o un turismo cheap, e quello dei bus è cheap: chi li usa non spende tanto, arriva di solito dalla Campania o dalle regioni limitrofe, e non resta a dormire. Sono turisti mordi e fuggi».

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La folla, in ogni caso, porta anche indotto. Del resto, Napoli a Natale è tra le location più ambite del Paese e il dispositivo del traffico pedonale battezzato a San Gregorio - senso unico a salire da San Biagio dei Librai fino a piazza San Gaetano - funziona ma non può impedire la congestione. Lo stesso discorso vale per il traffico veicolare. I numeri delle presenze confermano un boom turistico che per tanti versi supera quello degli anni pre-pandemici. «Prevediamo il sold-out per l’Immacolata - spiega Gianna Mazzarella, presidente della Sezione Turismo di Unione Industriali Napoli - Per il weekend appena trascorso, invece, c’è stato l’80% di occupazione media nei 3, 4 e 5 stelle. I dati delle presenze sono senza dubbio confortanti, anche se le criticità legate alla congestione non mancano». Nodi irrisolti, ma anche strategie in atto: «Abbiamo ottenuto cose che da anni non c’erano in città – rimarca l’assessore comunale alla Mobilità Edoardo Cosenza – I bus non passano più da via Colombo, lasciano i passeggeri all’Immacolatella e fanno inversione verso il Brin, in questo modo la Marina risulta meno congestionata. Abbiamo poi ridotto i costi per chi parcheggia a Scampia e ai Campi Flegrei. Quelle aree di sosta periferiche stanno funzionando: lo abbiamo fatto per evitare che tutti entrassero in città dal lato di via Marina. Dall’autostrada i pullman entrano direttamente nel porto. Ma il traffico c’è, e naturalmente dipende dall’enorme afflusso».

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