Universiadi a Napoli, ecco i “furbetti” della preferenziale: l’ira degli atleti

Universiadi a Napoli, ecco i “furbetti” della preferenziale: l’ira degli atleti
di Gennaro Di Biase
Sabato 6 Luglio 2019, 07:30 - Ultimo agg. 15:00
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C'è chi preferisce la preferenziale anche tra gli automobilisti comuni, cioè quelli non autorizzati al percorso dedicato ai bus, ai taxi selezionati e agli atleti delle Universiadi. Come si vede nelle foto scattate ieri mattina, sono diversi i veicoli in coda al semaforo di via Cristoforo Colombo: provengono da via Acton e sono fermi a pochi metri dal villaggio della Stazione Marittima o dal varco di uscita dei bus in rotta verso piscine, stadi, poligoni e campi.
 
I furbetti della preferenziale provocano non pochi disagi, e peggiorano una situazione già delicata come quella del piano traffico speciale per Napoli Summer 2019, che dopo i disastri dei primi due giorni sta ora reggendo. Ma i trasporti sono ancora la principale causa di lamentela da parte delle delegazioni, come quella della Corea del Sud (ma non solo), i cui atleti stanno facendo faville in gara, e i cui delegati parlano di «delay» e di «assenza di automobili per lo staff». La situazione è migliorabile, anche se il grande sforzo dei vigili urbani non la rende drammatica: «Abbiamo 270 uomini al giorno dalle 6 a mezzanotte che si alternano ai varchi della preferenziale da Fuorigrotta al Porto - spiega Ciro Esposito, comandante della polizia municipale - Li abbiamo prelevati anche da altre zone della città, per portare avanti la buona figura che Napoli sta facendo durante questo evento».

In fondo alla fila, in attesa al semaforo di via Marina, c'è anche un bus delle Universiadi. Poco più avanti, tre taxi e un'auto della polizia. Per il resto, tutte vetture private, una decina, senza logo Napoli Summer 2019. Più un paio di motorini che sfrecciano allegri e illegali a sinistra della coda. La stessa scena si ripete a volte anche in via Acton: appena i vigili girano un attimo lo sguardo, cambiano turno, o dopo la mezzanotte, scatta il momento dei furbi della preferenziale che invadono la corsia dedicata rallentando gli atleti, come successo in occasione della cerimonia inaugurale di mercoledì sera al San Paolo: i giovani universitari hanno fatto ritorno alla Stazione Marittima intorno alle due di notte. Cioè tardi, troppo per chi deve gareggiare o allenarsi l'indomani. «I trasporti non vanno bene - dice Kim Youn Chan - Non abbiamo auto dedicate per la delegazione. A parte i ritardi, abbiamo 6 auto per uno staff di 217 persone. Anche spostarci verso Caserta e Salerno è un grande problema». E i coreani non sono certo i soli a lamentarsi: «Ritardi? Sempre», dicono da una delle delegazioni sudamericane. Gli atleti ugandesi, per esempio, ieri hanno aspettato oltre mezz'ora sotto il sole di via Caracciolo. Comunicazioni interne allo staff e traffico (così si spera) saranno sempre più rodati col passare dei giorni e l'avanzare dei Giochi.

La viabilità è migliorabile, come detto, ma sta reggendo, anche se i furbetti della preferenziale peggiorano la situazione, vanificando così il sacrificio di molti napoletani che in questi giorni stanno evitando di usare l'auto (vista la chiusura di via Caracciolo e della Galleria Laziale, il restringimento di via Acton, le corsie rimpicciolite a Fuorigrotta). L'impegno messo in campo dai vigili urbani per le Universiadi, infatti, è massiccio, ma presenta degli inevitabili angoli ciechi, dovuti alla coperta corta del personale e alla difficoltà di gestire una rivoluzione così radicale del traffico cittadino nel cuore di Napoli: «Abbiamo un totale di 270 uomini che si alternano ai varchi della preferenziale su tre turni, dalle sei di mattina fino a mezzanotte - prosegue il comandante Esposito - Dopo quell'ora, ci sono controlli saltuari. Non abbiamo abbastanza uomini per un presidio fisso notturno. In ogni caso, per il cambio dei turni degli agenti, e grazie anche alla Croce Rossa, abbiamo installato due gazebo che riparano dal sole: uno a Portosalvo, l'altro a piazza Vittoria».
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