Vergogna a Forcella: uno scooter gettato in un cassonetto fa il giro dei social: «dove sono i controlli?»

Vergogna a Forcella: uno scooter gettato in un cassonetto fa il giro dei social: «dove sono i controlli?»
di Antonio Folle
Sabato 12 Marzo 2022, 12:17
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Che il quartiere di Forcella sia un quartiere con periodici problemi con la raccolta e lo sversamento abusivo dei rifiuti è cosa ormai tristemente nota. Che di tanto in tanto sotto le orribili impalcature che risalgono agli anni '80 compaiono cumuli di spazzatura - tra cui arredamenti semi-completi sversati nottetempo ed in pochi minuti - è cosa altrettanto nota. Quello che, almeno fino a poche ore fa, non era mai capitato era di vedere uno scooter praticamente intero gettato direttamente all'interno di un cassonetto.

Una "installazione pseudo-artistica" che non ha mancato di suscitare l'attenzione dei tanti turisti che, nonostante tutto, popolano il quartiere.

Come hanno denunciato i residenti della zona, infatti, molti visitatori si sono trattenuti, con tanto di foto e selfie, di fronte al cassonetto della vergogna di via Giudecca Vecchia dove, da alcune ore, troneggia il ciclomotore.

Uno smacco incredibile per un quartiere che da diversi anni sta combattendo per rilanciarsi anche dal punto di vista turistico. Con l'incremento dei flussi turistici, infatti, anche il quartiere di Forcella non è rimasto immune dal proliferare di piccoli alberghi e b&b a gestione familiare. La stretta vicinanza col centro storico e con la stazione centrale, ed il "carico" di storia e di cultura che il quartiere nonostante gli incivili seriali può offrire, fanno di Forcella uno dei territori "strategici" per chi vuole visitare la città e vuole immergersi nell'anima antica del centro storico partenopeo.

L'episodio dello scooter, però, non ha mancato di sollevare aspre polemiche in un quartiere ancora scottato dall'episodio dello scorso 14 febbraio. Per San Valentino, infatti, un gruppo di giovani volontari del quartiere era intervenuto "armato" di scope, palette e sacchi per ripulire la scalinata Salvatore Trinchese, da diversi anni oggetto di sversamento selvaggio di rifiuti. Mentre i ragazzi ripulivano gli spazi e installavano fioriere, però, le forze dell'ordine intervennero e diedero ordine di rimuovere le fioriere - ufficialmente non autorizzate - facendo così sfumare l'evento di San Valentino che già aveva fatto il giro dei social e cominciava ad attirare gruppi di giovani e giovanissimi innamorati pronti a scattare un selfie di fronte alla scalinata ripulita e abbellita da cuoricini e fiori.

«Da oltre quattro anni - il commento di Giovanni Barone, "anima social" del quartiere - ci troviamo sul territorio di Forcella, e da quattro anni ci troviamo di fronte ad un paradosso più grande di noi. Se fai rigenerazione urbana ti ritrovi circondato da vigili, polizia e tutori del Comune. Se invece getti una moto nei cassonetti Asìa si fermano tutti a guardare ed a fotografare, ma non si vedono vigili, poliziotti o qualcuno dei solerti guardiani comunali. Quello che ci chiediamo - continua l'attivista conosciuto da tutti col nomignolo di "Gioba" - è se uno striscione, una fioriera o una installazione artistica siano più pericolosi di una moto con tanto di targa in bella vista buttata direttamente in un cassonetto. Il problema è che tutti, a cominciare dai nostri politici locali, pensano di risolvere i problemi con il cellulare e le denunce a mezzo social. Da anni abbiamo chiesto di rimuovere i cassonetti di Giudecca Vecchia e di cominciare con la raccolta differenziata. Non solo non siamo stati ascoltati - conclude Barone - ma i cassonetti da due sono diventati quattro. Il consiglio che, come cittadini, vogliamo dare agli enti preposti e a chi fa politica è di mettere via i cellulari e cominciare a lavorare sul serio per risolvere i problemi di un territorio che non può essere ostaggio degli incivili».

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