Villa Comunale di Napoli ceduta alla stazione Anton Dohrn: «La gestirà con i privati»

Villa Comunale di Napoli ceduta alla stazione Anton Dohrn: «La gestirà con i privati»
di Davide Cerbone
Domenica 21 Marzo 2021, 10:00
4 Minuti di Lettura

A dispetto di quell'aggettivo che ne accompagna il nome e ne sottolinea la proprietà, la rinascita della Villa comunale imbocca nuove strade. Che non passano per piazza Municipio. Per la gestione del parco urbano, infatti, il Comune abdica in favore della Stazione zoologica Anton Dohrn e all'Associazione Premio GreenCare Aps. E sì che il futuro sembrava essere alle spalle. Perché dopo una lunga scia di indignazione punteggiata di flash mob e marce funebri che reclamavano il recupero della sua Villa, la città intenta a difendere la città aveva deposto le armi e s'era ritirata in un silenzio imbelle.

Oggi la bucolica passeggiata con vista mare che appassisce tra piazza Vittoria e piazza della Repubblica è ancora un percorso ad ostacoli fatto di buche e recinzioni, cantieri e immondizia assortita, lampioni decapitati, fontane aride, aree interdette, alberi abbattuti e prati spelacchiati.

Per non dire del piccolo regno decadente dei bambini: un'accozzaglia di giostrine malridotte. Così, il gioiello da esibire diventa l'ennesimo «scuorno» da nascondere, l'oasi degenera in luogo da evitare, da cancellare. Da dimenticare. Non a caso, qui il padrone si chiama Oblio. 

Per la sua villa, un vasto giardino, piantato a lecci, pini, palme e eucalipti restaurato tra il 1997 e il 1999, Napoli il funerale l'aveva già celebrato otto anni fa. «Devastata dall'abbandono delle istituzioni e dal cantiere del metrò, la Villa nata nel Settecento lascia la città nel 2013», recitava il manifesto listato a lutto. Due mesi fa il lugubre rito si è ripetuto stancamente, con tanto di corona di fiori appuntata su una delle tante recinzioni che deturpano i viali. A testimonianza di un immobilismo che, in effetti, annichilisce. E di un degrado così ostinato che, alla fine, deve aver convinto gli inquilini di Palazzo San Giacomo a gettare la spugna. 

 

Toccherà alla Stazione zoologica Anton Dohrn e all'Associazione Premio GreenCare Aps il compito di traghettare la Villa Comunale fuori da un abbandono lungo dieci anni. All'Ente pubblico di ricerca vigilato dal Miur sarà affidata la valorizzazione della Villa come polo culturale e di ricerca. L'associazione ambientalista presieduta da Benedetta De Falco, invece, si occuperà della manutenzione ordinaria del verde.

L'Anton Dohrn, che dopo l'estate avrà un'altra sede al Molosiglio, accanto alla Lega Navale, ha già rilevato da tempo la Casina del Boschetto, che fino agli anni '90 ospitò il Circolo della Stampa e successivamente divenne luogo di elezione di tossicodipendenti e balordi. Qui è in via di allestimento il museo DaDoM (Darwin Dohrn Museum) sull'archeologia evolutiva con l'annessa biblioteca del mare: l'inaugurazione, effetti collaterali del Covid permettendo, avverrà entro quest'anno. L'accordo con Palazzo San Giacomo prevede che il costo degli interventi di ristrutturazione e rifunzionalizzazione dell'edificio (una cifra tra i 4 e i 5 milioni) vada a compensare il fitto. Alla Stazione zoologica sono state date anche le chiavi della Casina pompeiana che, edificata nel 1870 in stile neoclassico, ospita attualmente l'Archivio Storico della Canzone napoletana. Qui l'Anton Dohrn organizzerà eventi scientifici e culturali. E prima dell'estate tornerà visitabile anche l'Acquario di Napoli, il più antico d'Italia e tra i più antichi d'Europa, chiuso dall'agosto 2015 a causa di problemi infrastrutturali. Continua, così, la stagione di espansione inaugurata dal presidente Roberto Danovaro, premiato dalla prestigiosa piattaforma Expertscape come top scientist al livello mondiale nella ricerca su mari e oceani per il decennio 2010-2020.

Video

Ma l'esternalizzazione della gestione del Real Passeggio di Chiaia riguarda anche la manutenzione. La giunta guidata dal sindaco Luigi de Magistris ha approvato nei giorni scorsi il Piano triennale di manutenzione e cura della Villa Comunale di Napoli, facendo seguito ad una Manifestazione d'interesse del Comune di Napoli per l'acquisizione di proposte di collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura del verde urbano alla quale l'Associazione Premio GreenCare Aps ha risposto proponendo di «realizzare, senza oneri per amministrazione e cittadinanza, un piano di interventi per mantenere e conservare il bene comune Villa comunale attraverso un'attività manutentiva ordinaria con interventi finalizzati a migliorare e valorizzare le aree a verde della villa». A darne l'annuncio è l'assessore al Verde del Comune di Napoli, Luigi Felaco. Se non una resa, quanto meno una presa d'atto. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA