I medici morti per il covid non possono essere dimenticati. La cerimonia in loro memoria è in programma per questo pomeriggio alle ore 14.30 al centro polifunzionale di Ischia, nell’ambito della prima edizione della tre giorni di «Ischia Campus 22», il meeting organizzato dall’Aivas, l’associazione italiana per le vie aeree superiori per affrontare tematiche che vanno oltre la medicina e coinvolgono diverse figure professionali ciascuna per le sue competenze.
Sarà un momento speciale, dedicato – tra gli altri – a Giuseppe «Peppe» Ascione, ischitano, anestesista dell’ospedale Loreto Mare di Napoli scomparso il primo ottobre del 2020, a 55 anni, dopo aver contratto il virus 8 mesi prima. Antonia Chiara Scardicchio, ricercatore e professore aggregato in Pedagogia sperimentale all’università di Foggia, terrà una lettura magistrale dal titolo «Lo sguardo di chi cura», dopo l’inaugurazione del corso che sarà presieduto dai professori Giuseppe Tortoriello di Napoli e Ignazio La Mantia di Catania.
Domani Daniela Lucangeli, docente di psicologia dello sviluppo a Padova, seguendo il filo rosso degli argomenti di oggi parlerà dell’«abbraccio di chi cura». Durante «Ischia Campus» le nozioni medico-scientifiche abbracciano «perle di umanesimo e spiritualità offerte da "amici esperti", che ci richiamano alle poche cose che contano nell’arte medica, intesa come cura di sé, dell’altro e del creato: in tal modo lo sguardo, l'ascolto, l’abbraccio e la parola ritornano ad essere i capisaldi dell’atto di chi cura», sottolineano i responsabili scientifici Enrico Ascione e Francesco Paolo Brunese.