Massa Lubrense ricorda i morti in mare con la cerimonia al Vervece

Cerimonia per i caduti in mare sullo scoglio del Vervece di Massa Lubrense
Cerimonia per i caduti in mare sullo scoglio del Vervece di Massa Lubrense
di Massimiliano D'Esposito
Domenica 12 Settembre 2021, 11:44 - Ultimo agg. 14:35
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A Massa Lubrense il ricordo dei morti in mare. Si è rinnovato il rito della cerimonmia religiosa e deposizione della corona di alloro alla Madonnina che si trova a 12 metri di profondità nei pressi dello scoglio del Vervece che sorge davanti al porto di Marina della Lobra di Massa Lubrense.

Il vescovo Antonio Di Donna, coordinatore dei vescovi della Campania, prima di iniziare la celebrazione della Santa Messa, su quello che Giuseppe Marandola ideatore della manifestazione «Madonnina del Vervece», insieme agli amici del circolo Nautico «Marina della Lobra» definì «un tempio all’aperto, con il mare ed il cielo per confini» ha benedetto le targhe, dedicate quest’anno, allo scomparso sub Valerio Nunziata, a Girolamo Beone, Maurizio Miraglia del Giudice, Giovanni Battista Valiante D’Avena, Carlo Franco e Maria Teresa Campili.

Un ricordo sempre vivo per quanti «hanno perso la vita in mare» come recita la prima pietra incastonata sulla parete emersa dello scoglio nel lontano 1981, un passaggio di testimone alle nuove generazioni, di memorie storiche di fede verso la Vergine del Vervece. Una celebrazione a cui hanno assistito l’ammiraglio Pietro Vella, Capo del Dipartimento Marittimo della Campania e Comandante del Porto di Napoli, ufficiali del Reparto Operativo Navale della Guardia di Finanza, Il professore Paolo Ascierto oncologo di fama mondiale, la farmacologa Bianca Iengo, direttrice del presidio della arcidiocesi di Sorrento Castellammare di Stabia «Gocce di Carità» Farmaciasolidale, la dottoressa Grazia Formisano, dirigente medico del Distretto 59 dell’Asl Napoli 3 Sud, tutti insigniti del «Premio Vervece» 2021.

 

E poi, i familiari del giornalista Carlo Franco, appassionato uomo di mare, amico del Vervece.

A cantare l’Ave Maria, il soprano Maria Ercolano mentre a deporre la corona d’alloro benedetta dal vescovo Di Donna i sommozzatori dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Protezione Civile del Comune di Massa Lubrense. Al rientro sul Circolo Nautico «Marina della Lobra», cocktail di benvenuto e consegna dei «Premi Vervece». All’attore Marco Palmieri il compito di recitare «’O mare» di Eduardo De Filippo.

La manifestazione del Vervece, ebbe origine nel 1975 l’anno dopo il record mondiale di immersione in apnea ottenuto in quelle acque dal sub siracusano Enzo Maiorca, con la posa di una statua della Madonna sommersa, la Madonnina del Vervece, su uno sperone dello scoglio a 12 metri di profondità. Sulla parete emersa, nel corso degli anni, sono state apposte targhe commemorative di sub, pescatori, uomini di mare che a mare hanno perso la vita. Una trentina di nazioni estere hanno apposto una propria targa, con la presenza di rappresentanti diplomatici in segno di solidarietà umana.

Una volta all’anno, essendo l’area sottoposta a vincoli (è zona A dell'Area marina protetta Punta Campanella), sullo scoglio si celebra una Santa Messa con la benedizione di una corona di alloro e la sua deposizione ai piedi della statua sommersa da parte di sub militari e civili.

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