A Napoli la pizza è nel bicchiere

A Napoli la pizza è nel bicchiere
di Francesca Cicatelli
Venerdì 15 Luglio 2016, 21:35
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Ormai come sostiene anche il guru dei gourmet, il partenopeo Maurizio Cortese, "la pizza è un bene diffuso".  A Napoli si è affrancata dalla zona Tribunali, per invadere anche luoghi meno storici, coniugando tradizione e innovazione. C'è una maggiore consapevolezza anche di quest'antica arte che nel tempo si evolve in forme e impasti differenti. Addirittura alcuni ne sperimentano ben 11, come il salernitano trasferitosi a Napoli,  pluricampione del mondo e presidente dell'Accademia dello Chef della pizza e ambasciatore della dieta mediterranea, Vincenzo Varlese di "Sua Maestà la Pizza", che sulla collina di Posillipo, propone farine alternative come quella antiossidante di curcuma, per una pizza tutta gialla e salutare. Con l'arrivo dell'estate l'alternativa è poi la sua pizza nel bicchiere, per chi vuole affondare impasti integrali nel pomodorino del Piennolo, capperi di Salina e burrata pugliese con alici di Cetara. Il locale di Posillipo è l'unica pizzeria che produce quotidianamente 11 tipi di impasti, con biga al cento per cento e farina macinata a pietra.

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