L'orco di Ischia, ragazzina
abusata dall'amico di famiglia

L'orco di Ischia, ragazzina abusata dall'amico di famiglia
di Massimo Zivelli
Venerdì 24 Gennaio 2020, 08:33
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Approfittava della giovanissima età della sua vittima per compiere atti di libidine e vere e proprie molestie sessuali, l'uomo che a Casamicciola Terme è stato arrestato mercoledì su mandato della Procura di Napoli. Carpendo la buona fede dei genitori di lei, ai quali era legato da un vincolo di amicizia, e la conseguente fiducia della loro figlia, poco più che una bambina, secondo le accuse il trentaquattrenne operaio ha approfittato - in almeno quattro occasioni accertate - della ragazzina, abusandone sessualmente fin da quando la vittima aveva ancora undici anni. Risalirebbe infatti all'agosto del 2017 il primo episodio di violenza, nel quale il team di investigatori e psicologi incaricato dalla Procura si è imbattuto nel corso di una lunga e accurata ricostruzione probatoria di tutti i fatti. Nel complesso non si è riuscito a stabilire il numero esatto di occasioni in cui il presunto pedofilo avrebbe avuto contatti con la sua vittima, ma dalle carte depositate in Procura si evidenzia che, a parte l'episodio del 2017, sono ben tre quelli che si sono verificati nel 2019 e per i quali sono state raccolte prove documentali. Oltre alle testimonianze dirette e indirette, e alle perizie confermate anche da sopralluoghi dei carabinieri della stazione di Casamicciola Terme, a inchiodare fino a prova contraria l'indagato ci sarebbero anche alcuni video estratti da telecamere pubbliche di sorveglianza, montate per gatrantire sicurezza nella frequentazione di luoghi più isolati e registrare, eventualmente, immagini di tutt'altra specie.

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LO CHOC
Il pubblico ministero Raffaele Tufano evidenzia nelle sue conclusioni di indagine come la ragazzina sia stata sottoposta ad abusi, più recentemente, anche nelle giornate del 2 e del 3 novembre scorso. Il 3 addirittura in due distinte occasioni: nel primo pomeriggio nei pressi di un ristorante a Serrara Fontana e in serata nell'alloggio del molestatore. E i video che testimoniano le circostanze denunciate risalgono proprio a questi ultimi due drammatici momenti. Gli aspetti riprovevoli della vicenda sono emersi proprio nella serata del 3 novembre, quando la ragazzina, in evidente stato di alterazione psicologica, al rientro fra le mura domestiche ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai genitori. Questi dal canto loro non hanno perso tempo e subito hanno sporto denuncia ai carabinieri al comando del capitano Angelo Pio Mitrione. Dopo due mesi di indagini e accertamenti, la svolta di mercoledì, quando il gip Luana Romano ha accolto la richiesta formulata dal pubblico ministero di sottoporre a misura cautelare il presunto pedofilo e molestatore. È toccato quindi ai carabinieri di Casamicciola eseguire il mandato di arresti domiciliari a carico dell'operaio, finora incensurato, per il reato di violenza sessuale aggravato perché commesso nei confronti di una minore di 14 anni.

LA PREOCCUPAZIONE
Il gip ha deciso per i domiciliari e non per la semplice denuncia a piede libero al fine di evitare che l'indagato possa allontanarsi ma anche che possa mettere in atto la reiterazione dei suoi atteggiamenti nei confronti della vittima, o di inquinamento di ulteriori prove. La notizia ha generato ovviamente enorme scalpore fra i residenti della cittadina termale isolana, dove sia la famiglia della vittima che l'indagato sono persone conosciute. E il problema più grande da affrontare in queste ore non è solo quello di evitare processi di piazza all'indagato (difeso dall'avvocato Michelangelo Morgera), il quale dovrà ovviamente essere giudicato secondo legge, ma anche quello di limitare l'esposizione mediatica della vittima in considerazione della sua giovanissima età.
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