Accademia di Pozzuoli, scatta la spending review: fuori gli allenatori esterni

Accademia di Pozzuoli, scatta la spending review: fuori gli allenatori esterni
di Angelo Rossi
Lunedì 13 Maggio 2019, 11:30
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A volte nemmeno trent'anni di onesta carriera bastano a salvare il proprio lavoro. La spending review non ha risparmiato l'Accademia Aeronautica di Pozzuoli e così addio ai collaboratori esterni per valorizzare le risorse interne. Ma Sergio Maiorani, Salvatore De Santo e Maurizio Santucci non si arrendono e chiedono legalmente di veder trasformato il loro precariato in stabilizzazione definitiva interna grazie alla legge Madia. I tre, chi per venti e chi per trent'anni, sono stati istruttori di atletica, tiro a segno e nuoto dei tanti allievi che si sono succeduti all'Accademia, e dei loro consigli hanno fatto tesoro pure gli astronauti Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti.
 
«Inizialmente il lavoro era concentrato su 18 ore settimanali, scese gradualmente a otto, con uno stipendio mensile che non superava gli 800 euro. Chi ci ha sostituito ha sempre lavorato dietro una scrivania e non possiede i nostri requisiti professionali - spiegano gli ex collaboratori - tanto che adesso è stata drasticamente ridotta l'attività fisica e chiuso il poligono interno, nonostante siano previste obbligatoriamente tre ore di allenamento sportivo quotidiano». La perdita del lavoro pesa eccome ma soprattutto ai tecnici fa male il modo con il quale è maturata la decisione di estrometterli dal loro ruolo «Dispiace enormemente veder disperso tutto il lavoro che è stato fatto, perché durante la nostra attività decennale abbiamo gettato basi solidi che hanno dato frutti concreti: basta andare a consultare i risultati sportivi conseguiti dai nostri atleti. Ma quello che non ci spieghiamo - aggiungono - è la totale assenza di sensibilità nei nostri confronti. Del resto, non abbiamo mai avuto alcun potere contrattuale, cosa potevamo aspettarci da un'amministrazione che liquidava i nostri compensi inserendoci alla voce spese toner e fotocopiatrici? Sarebbe bastato affiancarci ad altri per esprimere un minimo di gratificazione verso il lavoro svolto in tanti anni, limitando il nostro contributo lavorativo, a conti fatti i nostri costi complessivi ammontavano a circa 40mila euro all'anno. Senza inoltre contare il danno materiale che ne deriva a ciascuno di noi, perché a quaranta e cinquant'anni è difficile inventarsi un'altra attività o cercare lavoro altrove».

I vertici militari di Pozzuoli sono certi di aver agito nel giusto, la replica arriva dal portavoce ufficiale dell'Accademia Aeronautica: «Nell'ottica della spending review siamo di fronte a un normale processo di sostituzione di collaboratori esterni con personale interno all'Accademia che avrà forse minore esperienza ma che possiede i titoli necessari per occupare i ruoli ai quali sono stati preposti. Preciso che i collaboratori non prestavano la loro attività a tempo pieno ma con un contratto a tempo determinato e, nel caso specifico, i tre istruttori sono stati gli ultimi ad andare via con largo preavviso rispetto ad altri loro colleghi. L'Accademia ha ridotto le attività fisiche degli allievi? Non sono diminuite, più semplicemente riteniamo che la formazione dei nostri studenti debba essere in continua evoluzione, pertanto quelle ore che prima erano destinate ad esempio al tiro, sono state indirizzate verso altre esercitazioni. Ma tutto rientra in un piano di ristrutturazione delle varie competenze fatto per ottimizzare le risorse interne».
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